l'Astrofilo gennaio-febbraio 2019

47 GENNAIO-FEBBRAIO 2019 CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ I l telescopio spaziale Hubble ha cat- turato parte della meravigliosa Ne- bulosa Serpente, illuminata dalla stella HBC 672. Questa giovane stella getta un’ombra sorprendente, so- prannominata Ombra del Pipistrello, sulla nebulosa dietro di essa, mo- strando segni rivelatori del suo altri- menti invisibile disco protoplanetario. La Nebulosa Serpente, situata nella coda del Serpente (Serpens Cauda) a circa 1300 anni luce di distanza, è una nebulosa a riflessione che deve la maggior parte del suo splendore alla luce emessa da stelle come HBC 672, una giovane stella immersa nelle sue pieghe polverose. In questa imma- gine, il telescopio spaziale Hubble ha mostrato due enormi ombre a forma di cono proiettate da HBC 672. Queste colossali ombre sulla Nebu- losa Serpente sono proiettate dal disco protoplanetario che circonda HBC 672. Aderendo strettamente alla stella, il disco crea un’ombra impo- nente, molto più grande del disco, circa 200 volte il diametro del nostro sistema solare. L’ombra del disco è si- mile a quella prodotta da un para- lume cilindrico. La luce fuoriesce dal- la parte superiore e inferiore dell’om- bra, ma lungo la sua circonferenza si formano dei coni scuri d’ombra. Il disco stesso è così piccolo e lontano dalla Terra che nemmeno Hubble può rivelarlo attorno alla sua stella ospite. Tuttavia, questa struttura om- brosa, soprannominata Ombra del Pi- pistrello, rivela dettagli della forma e della natura del disco. La presenza di un’ombra implica che il disco viene visto quasi di taglio. Mentre la maggior parte dell’ombra è completamente opaca, gli scienziati possono cercare le differenze di co- lore lungo i bordi, dove passa la luce. Usando la forma e il colore dell’om- bra, possono determinare la dimen- sione e la composizione dei granelli di polvere nel disco. L’intera Nebu- losa Serpente, di cui questa imma- gine mostra solo una piccola parte, potrebbe ospitare varie di queste proiezioni di ombre. La nebulosa av- volge centinaia di giovani stelle, molte delle quali potrebbero anche essere in procinto di formare pianeti in un disco protoplanetario. Sebbene i dischi che proiettano om- bre siano comuni attorno alle gio- vani stelle, la combinazione di una visione di taglio del disco sulla nebu- losa circostante è rara. Tuttavia, in un’improbabile coincidenza, si può vedere un fenomeno simile nell’om- bra proiettata da un’altra giovane stella, nell’angolo in alto a sinistra dell’immagine. Questi preziose visioni profonde nei dischi protoplanetari attorno alle giovani stelle consentono agli astro- nomi di studiare il nostro passato. Il sistema planetario in cui viviamo emerse da un disco protoplanetario simile, quando il Sole aveva solo po- chi milioni di anni. Studiando questi dischi lontani arriviamo a capire la formazione e l’evoluzione della no- stra casa cosmica. ! Q uesta animazione confronta l’aspetto della Nebulosa Serpen- te vista dal suolo, con il Very Large Telescope dell’ESO, e dallo spazio, con il telescopio spaziale Hubble. En- trambi gli strumenti hanno usato ri- velatori e filtri operanti nel vicino infrarosso per raccogliere i loro dati. [NASA, ESA/Hubble, ESO]

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