l'Astrofilo gennaio-febbraio 2019
43 GENNAIO-FEBBRAIO 2019 ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ F oto della colo- nia di batteri sopravvissuta all’esperimento denominato OU- 20, durato un anno e mezzo all’esterno della ISS. In basso, il Professor Charles Cockell, della Open University, con un campione di roccia impre- gnata dei batteri protagonisti del- l'esperimento OU-20. [NASA, Open University] dellizzate e simulate separatamente l’una dall’altra, e l’esito di ciascuna di essere di- pende da una quantità di fattori variabili. Solo recentemente i ricercatori hanno ten- tato di accorpare le varie soluzioni in un unico modello, per quanto inevitabilmente generico. A spingere in questa direzione è stata la scoperta, fra il 2015 e il 2017, di 7 pianeti in orbita attorno alla nana rossa TRAPPIST-1. Quel sistema ha risvegliato l’in- teresse per la panspermia, perché i suoi pia- neti hanno tutti dimensioni paragonabili a quelle della Terra (da 0,77 a 1,14 volte il dia- metro terrestre), e cinque di essi hanno an- che masse comparabili a quella della Terra. Ma la caratteristica più interessante del si- stema di TRAPPIST-1 è rappresentata dalle orbite dei pianeti, molto vicine fra loro e de- cisamente complanari. I semiassi maggiori vanno da 1,73 milioni di km per il pianeta più interno, TRAPPIST-1b, ai 9,27 milioni di km del pianeta più esterno, TRAPPIST-1h. I pianeti si sfiorano a distanze comprese fra 2 e 6 volte la distanza Terra-Luna! Pur essendo così vicini alla loro stella, que- st’ultima è così debole che alcuni dei suoi pia- neti orbitano sicuramente nella zona abitabile, fatto che rende questo sistema teo- ricamente ideale all’attuazione della pan- spermia, come evidenziato in un lavoro pubblicato a fine ottobre su Astrobiology Magazine con il titolo “Dynamical and bio-
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