l'Astrofilo gennaio-febbraio 2019

26 GENNAIO-FEBBRAIO 2019 CORPI MINORI zione, dalla distribuzio- ne e dalla conformazione del materiale superficiale, fattori che evidentemen- te non sono generalizza- bili. È evidente che solo uno studio in situ delle singole tipologie di super- fici può fornire informa- zioni esaurienti. Di qui l’importanza di una mis- sione come quella di OSI- RIS-REx. Attraverso simulazioni matematiche gli astro- nomi hanno già calcola- to come cambierà nel fu- turo l’orbita di Bennu, te- nendo conto delle pertur- bazioni gravitazionali che subirà da parte del Sole, dei pianeti, della Luna e di altri asteroidi. Nel computo è stata inserita anche una stima approssimativa dell’effetto Yarkovsky. I risultati delle simulazioni dicono che nel 2054, 2060, 2080 e 2135, Bennu passerà a una distanza dalla Terra inferiore a 7,5 mi- lioni di km. Ad ogni passaggio, la traiettoria dell’asteroide sarà influenzata dalla massa del nostro pianeta e dalla massa della Luna, e ciò rende oggi più incerta la posizione del- l’asteroide già dopo il passaggio ravvicinato del 2060, quando Bennu si troverà a circa il doppio della distanza della Luna, in una fi- ASTROFILO l’ Q uesto render mostra OSI- RIS-REx che tocca l’asteroide Bennu con il Touch-And- Go Sample Arm Mechanism or TAGSAM. [NASA’s Goddard Space Flight Center] A sinistra, a metà del 2020 la sonda OSIRIS-REx utiliz- zerà il suo dispo- sitivo TAGSAM per sollevare e raccogliere un campione di ma- teriale sfuso dalla superficie del- l’asteroide. Quel materiale rag- giungerà la Terra nel 2023 per es- sere studiato. [NASA/Goddard/ University of Arizona] nestra di spazio ampia 30 km. Anche una minima imprecisione nelle previsioni attuali potrebbe risultare pericolosamente amplifi- cata nei passaggi successivi, per i quali la fi- nestra di incertezza cresce col tempo. Nel 2080 sarà di 14000 km, tutto sommato rassicurante, ma per il passaggio del 2135, l’incertezza nella posizione di Bennu arriva a 160000 km, e poiché quel passaggio sarà il più ravvicinato alla Terra dei prossimi se- coli, è intuibile che un’incertezza di quella ampiezza non è affatto rassicurante, soprat- tutto se consideriamo che il valore dell’ef- fetto Yarkovsky per quell’asteroide po- trebbe essere sen- sibilmente diverso da quello stimato. Ecco perché è così importante cono- scere con precisio- ne il bilancio ener- getico di Bennu e tracciare accurata- mente la sua or- bita, seguendo i segnali radio che per un paio di anni OSIRIS-REx invierà verso le nostre an- tenne.

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