l'Astrofilo gennaio-febbraio 2019

18 GENNAIO-FEBBRAIO 2019 CRONACHE SPAZIALI nella zona abitabile della loro stella madre. Anche se queste stelle deboli sono difficili da osservare, sono ab- bondanti, rappresentano circa il 15% delle stelle nell’universo vicino. SPE- CULOOS è progettato per esplorare 1000 di queste stelle, tra cui la più vi- cina, la più luminosa e la più piccola, alla ricerca di pianeti abitabili di di- mensioni terrestri. “SPECULOOS ci offre una capacità senza precedenti di individuare i pianeti terrestri che eclissano alcune delle stelle più pic- cole e più vicine a noi” , ha spiegato Michaël Gillon dell’Università di Liegi, responsabile principale del progetto SPECULOOS. “Questa è un’opportu- nità unica per scoprire i dettagli di questi mondi vicini” . SPECULOOS cer- cherà gli esopianeti usando il metodo dei transiti, seguendo l’esempio del suo prototipo TRAPPIST-South pres- so l’Osservatorio di La Silla dell’ESO, operativo dal 2011 e scopritore del fa- moso sistema planetario TRAPPIST-1. Mentre il pianeta passa davanti alla stella, ne blocca parte della luce, cau- sando essenzialmente una piccola eclissi parziale, e provocando così un piccolissimo, ma rilevabile, oscura- mento della stella. Gli esopianeti in- torno a stelle madri più piccole ne bloccano una frazione maggiore di luce durante un transito, rendendo queste eclissi periodiche molto più fa- cili da rilevare rispetto a quelle asso- ciate a stelle più grandi. Finora, solo una piccola parte degli esopianeti ri- levati con questo metodo erano di di- mensioni pari o inferiori alla Terra. Tuttavia, le piccole dimensioni delle stelle bersaglio di SPECULOOS, com- Prima luce di SPECULOOS by ESO / Anna Wolter L o SSO (SPECULOOS Southern Observatory) è stato installato con successo all’Osservatorio del Paranal e ha ottenuto le sue prime immagini di ingegneria e calibra- zione, un processo noto come prima luce. Dopo aver terminato questa fase di rodaggio, la nuova schiera di telescopi cercatori di pianeti inizierà le operazioni scientifiche, con il vero inizio delle osservazioni nel gennaio 2019. SSO è la struttura principale di un nuovo progetto per la caccia agli esopianeti noto come SPECULOOS (Search for habitable Planets EClip- sing ULtra-cOOl Stars), composto di quattro telescopi dotati di specchi pri- mari di 1 metro di diametro. I tele- scopi, chiamati con i nomi delle lune galileiane di Giove Io, Europa, Gani- mede e Callisto, godranno di condi- zioni osservative incontaminate nel sito del Paranal, che ospita anche il VLT (Very Large Telescope), l’”ammi- raglia” dell’ESO. Il Paranal rappre- senta un sito quasi perfetto per l’a- stronomia, con cieli bui e un clima stabile e asciutto. Questi telescopi hanno un compito importantissimo: SPECULOOS si propone di cercare pia- neti di dimensioni terrestri potenzial- mente abitabili in orbita intorno a stelle ultra-fredde o nane brune, le cui popolazioni planetarie sono an- cora per la maggior parte inesplo- rate. Solo pochi esopianeti sono stati trovati in orbita attorno a questo tipo di stelle, e ancor meno si trovano binate con l’alta sensibilità dei suoi telescopi, consentono il rilevamento di transiti di pianeti di dimensioni terrestri situati nella zona abitabile. Questi pianeti saranno ideali per le osservazioni di follow-up con grandi strutture da terra o dallo spazio. “I te- lescopi sono equipaggiati con camere estremamente sensibili nel vicino in- frarosso” , spiega Laetitia Delrez del Cavendish Laboratory, Cambridge, co-investigatrice dell’equipe SPECU- I telescopi del progetto SPECULOOS Southern Observatory guardano lo straordinario cielo notturno sopra il deserto di Atacama, in Cile. [ESO/ P. Horálek] ASTROFILO l’

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