l'Astrofilo gennaio-febbraio 2018

7 GENNAIO-FEBBRAIO 2018 SISTEMA SOLARE desima conclusione potrebbe non essere va- lida per corpi di taglia inferiore, il cui numero cresce esponenzialmente al decrescere della taglia. Ci riferiamo nella fattispecie ad aste- roidi e nuclei cometari, la cui presenza nello spazio interstellare è prevista anche dai più accreditati modelli della formazione dei si- stemi planetari. Questi prevedono infatti che le fasi di formazione e migrazione dei pianeti all’interno di ogni sistema siano responsabili dell’espulsione di innumerevoli miliardi di corpi rocciosi e ghiacciati, i quali sfuggendo all’attrazione gravitazionale delle loro stelle finirebbero col vagare senza meta nella Ga- lassia per un tempo indefinito. Si stima che, in media, ogni sistema planetario esistente possa aver espulso sotto forma di asteroidi e nuclei cometari l’equivalente di circa 20 masse terrestri. Considerando che, per quanto ne sappiamo oggi, la stragrande maggioranza delle stelle possiede sistemi pla- netari, va da sé che in giro per la Galassia ci sono un’infinità di oggetti la cui presenza po- trebbe essere svelata solamente se venissero a trovarsi abbastanza vicini da essere alla por- tata dei più efficienti telescopi fotografici. I ricercatori hanno calcolato quanti asteroidi o nuclei cometari espulsi da altri sistemi pla- netari dovremmo riuscire a scoprire ogni anno, e il risultato è 0,2, ovvero 1 ogni 5 anni, in media. Questa stima è inevitabilmente ap- prossimativa, dal momento che le variabili che entrano nel computo sono così numerose da far apparire quel calcolo un mero esercizio ASTROFILO l’ O umuamua mentre sfreccia attraverso il sistema solare fotogra- fato dal telescopio WIYN. Le strisce deboli sono stelle di sfondo. I cerchi verdi evidenziano la posizione dell’asteroide in ogni imma- gine. In queste immagini, Oumuamua è circa 10 milioni di volte più debole delle più deboli stelle visibnili ad occhio nudo. [R. Kotulla (University of Wisconsin) & WIYN/NOAO/AURA/NSF]

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