l'Astrofilo gennaio-febbraio 2018

22 CRONACHE SPAZIALI Prima luce di ESPRESSO by ESO / Anna Wolter L o strumento ESPRESSO (Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanet and Stable Spectroscopic Observations, o spettrografo echelle per osserva- zioni di esopianeti rocciosi e spettroscopia ad alta precisione) ha condotto con successo le prime os- servazioni nel novembre 2017. Installato sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO in Cile, ESPRESSO cercherà pianeti extrasolari con una precisione senza precedenti osservando i minuscoli cambia- menti della luce della stella ospite. Per la prima volta in assoluto, uno strumento sarà in grado di combinare la luce di tutti e quattro i telescopi principali del VLT raggiungendo il potere di rac- colta della luce di un telescopio di 16 metri. Qui sotto, la foto di gruppo della prima equipe al lavoro sulla piattaforma di Paranal, con il VLT sullo sfondo. [Giorgio Calderone, INAF Trieste] E SPRESSO, installato sul VLT del- l’ESO all’Osservatorio del Paranal nel Cile settentrionale, ha visto la sua prima luce. ESPRESSO è stato progettato e costruito da un consorzio composto da: Osservatorio Astrono- mico dell’Università di Ginevra e Uni- versità di Berna, Svizzera; INAF–Osser- vatorio Astronomico di Trieste e INAF– Osservatorio Astronomico di Brera, Ita- lia; Instituto de Astrofísica de Canarias, Spagna; Instituto de Astrofisica e Ciên- cias do Espaço, Università di Porto e di Lisbona, Portogallo; e ESO. I responsa- bili scientifici sono Francesco Pepe (Uni- versità di Ginevra, Svizzera), Stefano Cristiani (INAF–Osservatorio Astrono- mico di Trieste, Italia), Rafael Rebolo (IAC, Tenerife, Spagna) e Nuno San- tos (Instituto de Astrofisica e Ciencias do Espaco, Universidade do Porto, Por- togallo). Questo nuovo spettrografo echelle di terza generazione è il suc- cessore dello strumento HARPS del- l’ESO, di grande successo, installato all’Osservatorio di La Silla. HARPS rag- giunge una precisione di misura delle velocità di circa unmetro per secondo, mentre ESPRESSOmira a ottenere una precisione di appena pochi centimetri al secondo, grazie ai progressi tecno- logici e per essere al fuoco di un tele- scopio molto più grande. Il responsa- bile scientifico di ESPRESSO, Francesco

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