l'Astrofilo gennaio-febbraio 2018

12 GENNAIO-FEBBRAIO 2018 SISTEMA SOLARE è praticamente l’unica informazione fornita dalle osservazioni spettroscopiche, sebbene gli spettri siano stati acquisiti anche da altri grandi strumenti, come il telescopio di 5 metri del Monte Palomar (Hale Telescope) e il telescopio di 4,2 metri del Roque de los Muchachos (William Herschel Telescope), Isole Canarie. È interessante notare che Oumuamua è en- trato nel nostro sistema solare provenendo da un punto dello spazio distante appena 6° dal cosiddetto “apice solare”, ossia la dire- zione apparente verso cui si muovono (a circa 250 km/s) il Sole e il suo sistema. È statistica- mente più probabile che un oggetto extraso- lare entri proprio da quella direzione e, se ori- ginato ed espulso da una stella relativamente vicina, è altrettanto probabile che lo faccia a una velocità di 20-30 km/s. Poiché la velocità di ingresso di Oumuamua è pressoché cen- trata in quel range, alcuni ricercatori si sono spinti a indicare alcune possibile stelle geni- trici dell’asteroide, tutte appartenenti ad as- sociazioni stellari relativamente vicine, come quella dello Scorpione-Centuaro, quella della Carena, quella della Colomba e quella del Tu- cano-Orologio. In realtà, è di fatto impossibile stabilire da quale sistema planetario sia stato ASTROFILO l’ V isione artistica di Oumuamua. Osservazioni del VLT dell’ESO e di altri telescopi nel mondo hanno mo- strato che questo oggetto unico sta- va viaggiando nel- lo spazio da milioni di anni prima di in- contrare casualmen- te il nostro sistema solare. [ESO/ M. Kornmesser]

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