l'Astrofilo gennaio-febbraio 2016

CRONACHE SPAZIALI Massachusetts. Il team ha impie- gato ALMA per studiare la ben nota nana rossa TVLM 513-46546, che è posta a circa 35 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Boote. Questa stella ha solamente il 10% della massa del Sole ed è così piccola e fredda da trovarsi proprio sulla linea di demarcazione fra stelle (le quali fondono idrogeno) e nane brune (che non lo fanno). Una delle cose che rendono questa stella notevole è che ruota rapida- mente, completando un'intera ro- tazione ogni circa 2 ore. Il nostro Sole impiega circa 25 giorni a ruo- tare una volta attorno al suo equa- tore. Dati prece- denti ottenuti al Karl G. Jansky Ve- ry Large Array (National Radio Astronomy Obser- vatory), di Socor- ro, New Mexico, mostrano che que- sta stella esibisce un campo magne- tico che sfida le più estreme regio- ni magnetiche del Sole e che è anche parecchie centina- ia di volte più for- te del campo ma- gnetico medio del Sole stesso. Que- sto ha sconcertato gli astronomi, perché i processi fisici che generano il campo magnetico del Sole non dovrebbero operare in una stella così piccola. “Questa stella è una specie molto diversa dal nostro Sole, magneticamente parlando” , ha dichiarato l'astronomo del CfA e co-autore Edo Berger. Quando i ricercatori hanno esaminato la stella con ALMA hanno rilevato emissioni a frequenze particolar- mente alte (95 GHz, equivalenti a una lunghezza d'onda di circa 3 millimetri). Un simile segnale radio è prodotto da un processo conosciuto come e- missione di sincrotrone, nel quale gli elettroni sfrecciano attorno alle linee di un potente campo magne- tico: più potente è il campo magne- tico, più alta è la frequenza. Questa è la prima volta che un'emis- sione da brillamento è stata rile- vata a una frequenza così alta in una nana rossa. Ed è anche la prima volta che una simile stella è stata rilevata a lunghezze d'onda milli- metriche, aprendo una nuova stra- da di studio con ALMA. Il nostro Sole genera emissioni simili dai bril- lamenti solari ma solo a intermit- tenza. Per di più, l'emissione da quella stella è 10000 volte più bril- lante rispetto a quella che produce il Sole, sebbene possegga meno di un decimo della massa di quest'ul- timo. Il fatto che ALMA abbia rile- vato questa emissione in una breve osservazione di 4 ore suggerisce che la nana rossa sia continuamen- te attiva. Ciò ha importanti implica- zioni nella ricerca di pianeti abita- bili al di fuori del sistema solare. Le nane rosse sono il più comune di tipo di stella nella nostra galassia, il che ne fa un target promettente nella ricerca di pianeti. Ma poiché una nana rossa è tanto fredda, un pianeta dovrebbe orbitare molto vicino alla stella per essere riscal- dato abbastanza affinché l'acqua li- quida possa esistere sulla sua su- perficie. Quella vicinanza, ipotiz- zano gli astronomi, potrebbe met- tere il pianeta nel mezzo della ra- diazione, che strapperebbe la sua atmosfera e distruggerebbe qua- lunque molecola complessa sulla sua superficie. In futuro gli astro- nomi studieranno stelle simili per determinare se questa è una stra- nezza o un esempio di un'intera classe di stelle tempestose. ASTROFILO l’ A nimazione di una visione artistica della nana rossa TVLM 513-46546. Questa stella ha solamente il 10% della massa del Sole ed è così piccola e fredda da tro- varsi proprio sulla linea di demarcazione fra stelle e nane brune. [NRAO/AUI/NSF; Dana Berry / SkyWorks] n

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