l'Astrofilo gennaio-febbraio 2016

32 ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ Relativamente semplice da gestire nei labo- ratori al suolo, una tecnologia di quel livello diventa ostica da gestire nello spazio. Il com- pito di LISA Pathfinder è proprio quello di dimostrare che si può fare e che pertanto i ricercatori possono mettere in cantiere il progetto a scala maggiore, il vero e proprio LISA, quello che sarà realmente in grado di registrare le onde gravitazionali. Da notare che nel momento in cui il sistema laser segnala uno spostamento dei cubi, an- che infinitesimo, la sonda-laboratorio che li contiene compensa quello spostamento muovendosi a sua volta, tramite un siste- ma di micropropulsori messo a punto dalla NASA e denominato Disturbance Reduction System. Esso è in grado di generare impulsi talmente piccoli e precisi da riuscire a spo- stare l'intera struttura di pochi nanometri rispetto ai cubi che contiene (i quali conti- nuano a fluttuare liberamente). La durata nominale della missione è di 6 mesi (con l'eventuale estensione a 1 anno), nei pri- mi 3 dei quali sarà testato il LISA Technology Package, nei 2 successivi il Disturbance Reduc- tion System e solo nell'ultimo mese i due si- stemi opereranno assieme. Grazie a questa missione, la conferma definitiva dell'esisten- za delle onde gravitazionali si avvicina, ma ri- mane pur sempre di là da venire. n Q uesta imma- gine, estratta da una simulazio- ne numerica, raffi- gura la struttura delle onde gravi- tazionali che si ge- nerano quando due buchi neri su- permassicci si fon- dono. Tali eventi rappresentano le più poderose sorgenti di onde gravitazionali. [NASA/C.Henze]

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