l'Astrofilo gennaio-febbraio 2016

CRONACHE SPAZIALI R appresentazione artistica di un disco di detriti attorno alla nana bianca SDSS J1228+1040 (a sinistra), alla stessa scala di Saturno e dei suoi anelli (a destra). Sebbene la nana bianca in SDSS J1228+1040 abbia un diametro circa sette volte più piccolo di quello di Saturno, la sua massa è 2500 volte maggiore. [Mark Gar- lick (www.markgarlick.com) and University of Warwick/ESO/NASA/Cassini] I l video a fianco mostra l'anello di particelle di polveri e detriti, orbitante un nu- cleo stellare bru- ciato, SDSS J1228 +1040. [Mark Gar- lick (www.mark- garlick.com) and University of Warwick/ESO] non potevamo immaginare gli squi- siti dettagli che sono ora visibili in questa immagine, costruita con 12 anni di dati; è valsa sicuramente la pena di attendere” , ha aggiunto Bo- ris Gänsicke, un co-autore dello stu- dio. Residui come J1228+1040 posso- no fornire indizi chiave per la com- prensione delle condizioni che si pre- sentano quando le stelle raggiungo- no la fine della loro esistenza. Ciò può aiutare gli astronomi a capire i processi che avvengono nei sistemi esoplanetari e anche a prevedere il destino del sistema solare, quando il Sole incontrerà la sua fine entro circa sette miliardi di anni. disco è alquanto sbilenco e non è an- cora diventato circolare. “Quando nel 2006 abbiamo scoperto questo disco di detriti orbitante la nana bianca, catori di vedere la precessione del disco sotto l'influenza del fortissi- mo campo gravitazionale della nana bianca. Hanno anche trovato che il ASTROFILO l’ n

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