l'Astrofilo gennaio-febbraio 2016

CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ molecole dentro la Via Lattea, in altre vicine galassie e nel giovane universo. Installato su APEX all'inizio del 2015, SEPIA è sensibile alla luce con lun- ghezze d'onda nel range 1.4-1.9 mil- limetri (frequenze fra 158 e 211 GHz). Le condizioni osservative eccezionali sull'estremamente arido altopiano di Chajnantor, nel nord del Cile, com- portano che, sebbene questa luce sia bloccata dal vapore d'acqua dell'at- Prime osservazioni con SEPIA by ESO U n nuovo strumento, attaccato al telescopio di 12 metri Ata- cama Pathfinder Experiment (APEX), a 5000 metri sul livello del mare, nelle Ande cilene, sta apren- do una finestra prima inesplorata sull'universo. Lo Swedish–ESO PI re- ceiver for APEX (SEPIA) percepirà i deboli segnali dell'acqua e di altre Q uesta foto mostra lo strumen- to SEPIA dopo l'installazione. [ESO/Carlos Duran] U n nuovo strumento, attaccato al telescopio di 12 metri Atacama Pathfin- der Experiment (APEX), a 5000 metri sul livello del mare, nelle Ande ci- lene, sta aprendo una finestra prima inesplorata sull'universo. Lo Swedish–ESO PI receiver for APEX (SEPIA) percepirà i deboli segnali del- l'acqua e di altre molecole dentro la Via Lattea, in altre vicine galassie e nel giovane universo. In questa foto, ingegneri dell'Onsala Space Observatory's Group for Advanced Receiver Development esaminano la parte superiore di SEPIA prima dell'installazione su APEX. Sulla sinistra, Mathias Fredrixon e Denis Meledin (prono) e dietro di loro Igor Lapkin. [ESO/Sascha Krause] mosfera nella maggior parte dei luo- ghi sulla Terra, SEPIA è ancora in grado di rilevarne i deboli segnali provenienti dallo spazio. Questa re- gione di lunghezze d'onda è di grande interesse per gli astronomi, poiché i segnali dall'acqua prove- nienti dallo spazio vengono scoperti qui. L'acqua è un importante indica- tore di numerosi processi astrofisici, inclusa la formazione di stelle, e si ri- tiene giochi un ruolo importante nel- l'origine della vita. Ci si aspetta che studiare l'acqua nello spazio (nelle nubi molecolari, nelle regioni di for- mazione stellare e anche nelle co- mete dentro il sistema solare) possa fornire indizi cruciali sul ruolo dell'ac- qua nella Via Lattea e nella storia

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