l'Astrofilo gennaio-febbraio 2016
11 PLANETOLOGIA del previsto, e gli atomi che la compongono si disperdono sot- to la spinta della radiazione so- lare a un tasso migliaia di volte più lento di quello stimato in precedenza. Il fatto poi che quel- l’atmosfera sia anche più fredda del previsto rende ancora più enigmatica la sua consistenza, dal momento che ci si aspettava che già a temperature più ele- vate i gas atmosferici dovessero precipitare rapidamente al suo- lo. Del tutto inatteso è risultato pure il colore bluastro dell’atmo- sfera di Plutone, ben visibile nell’immagine della pagina precedente, presa quando la New Horizons si è venuta a trovare dietro al pianeta rispetto al Sole. Secondo i ricercatori, quella particolare colorazione è da imputare alla diffusione della luce solare da parte delle già menzionate toline, un processo simile a quello precedentemente osservato nell’at- mosfera di Titano, il più grande satellite di Saturno. Notevolissime anche le novità che riguar- dano Caronte, che come Plutone sembra es- sere stato geologicamente attivo fino a tem- pi recentissimi. Qui sopra, un’animazione ci permette di sorvolare parte del satellite, mentre sotto abbiamo un’immagine che in- A lla pagina precedente, una veduta ad alta risoluzione (0,8 km/pixel) di una vasta area della superficie di Caronte, centrata verso il basso su Serenity Chasma e Vulcan Planum. A destra, un vir- tuale sorvolo della superficie di Caronte. Sotto, l’enigma- tico cratere Or- gana e i territori circostanti. [NASA/Johns Hopkins Univer- sity Applied Phy- sics Laboratory/ Southwest Rese- arch Institute]
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