l'Astrofilo gennaio-febbraio 2015

CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ U n team internazionale di ricer- catori, analizzando decine di anni di osservazioni (incluse quelle del W. M. Keck Observatory sul Mauna Kea, del telescopio Pan- STARRS1 di Haleakala e del satellite Swift della NASA), ha scoperto quello che sembra essere un buco nero scac- ciato dalla sua galassia ospite. Il team era guidato da Michael Koss, che al tempo dello studio era borsista post dottorato all’Institute for Astronomy (IfA) della University of Hawaii a Manoa. La ricerca è stata pubblicata nell’edi- zione di novembre del Monthly Noti- ces of the Royal Astronomical Society . L’oggetto misterioso è parte della ga- lassia nana Markarian 177, situata sul fondo del Grande Carro (tra Phad e Merak), il celeberrimo asterismo in- terno alla costellazione dell'Orsa Maggiore. Sebbene i buchi neri su- permassicci occupino generalmente i centri galattici, SDSS1133 (nome del buco nero in questione) è collocato ad almeno 2600 anni luce dal nucleo della sua galassia ospite. Il team è stato in grado di identificarlo in pre- cedenti survey astronomiche, vecchie fino a oltre 60 anni. Nel giugno 2013 i ricercatori hanno ottenuto immagini ad alta risoluzione dell'oggetto nel vi- cino infrarosso, utilizzando il telesco- pio Keck II di 10 metri del Keck Obser- vatory. “Quando abbiamo analizzato i dati, abbiamo scoperto che la re- gione emittente di SDSS1133 è ampia meno di 40 anni luce e che il centro di Markarian 177 mostra evidenze di un'intensa formazione stellare e al- tre caratteristiche che indicano una recente perturbazione, compatibile con quanto atteso dal rimbalzo di un buco nero” , ha riferito Chao-Ling Hung (University of Hawaii, Manoa,) che ha eseguito l'analisi delle imma- gini. “Crediamo di osservare le conse- guenze di una fusione di due galassie nane e dei loro buchi neri centrali” , aggiunge la coautrice Laura Blecha, Einstein Fellow presso l'University of Maryland's Department of Astro- nomy ed eminente teorico nella simu- lazione dei rimbalzi, o “calci”, nella fusione di buchi neri. “Gli astronomi alla ricerca di buchi neri rimbalzati Sfrattato? Probabile buco nero trovato a 2600 anni luce da casa by Keck Observatory U tilizzando il telescopio Keck II delle Hawaii, i ricercatori hanno ottenuto im- magini ad alta risoluzione nel vicino infrarosso di Markarian 177 e SDSS1133. Le chiazze brillanti gemelle nella regione centrale della galassia sono consistenti con una recente formazione stellare, una perturbazione che indica una fusione di questa galassia con un’altra. [W. M. Keck Observatory/M. Koss (Eth Zurich) et al.]

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