l'Astrofilo gennaio 2014

ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ rende un appuntamento impor- tante per tutti gli addetti ai lavori, soprattutto se si considera che per trovare un rover in movimento sulla Luna bisogna tornare indie- tro di oltre 40 anni, per l'esattezza al periodo gennaio-maggio del 1973, quando il Lunokhod 2 sovie- tico visitò il cratere Le Monnier. Per quanto anche il lander di Chan- g'e-3 condurrà una serie di analisi dell'ambiente che lo circonda, è dal rover che scienziati e tecnici si aspettano i risultati più interes- sati, visto che le soluzioni tecnolo- giche adottate nella sua realiz- zazione superano ampiamente tutte quelle finora impiegate nel- l'esplorazione del suolo lunare. Ciò permetterà di raccogliere mol- te più informazioni a parità di tempo operativo di quanto non avvenuto in precedenza. La diffe- renza più macroscopica rispetto ai rover lunari del passato è il si- stema di navigazione autonoma S inus Iridum è il luogo dove sa- rebbe dovuto ini- zialmente alluna- re Chang’e-3, ma il 14 dicembre scorso il lander si è posato un paio di centinaia di chilometri più ad est, in pieno Mare Imbrium, nel pun- to indicato dalla freccia nella map- pa in alto. Nella foto qui a fianco, una piccola frec- cia indica invece l’area in cui oltre 40 anni fa sbarcò il Lunokhod 1, il primo rover controllato a di- stanza su un altro mondo. [CCTV, NASA/LROC] di cui il rover di Chang'e-3 è dotato, sistema che gli per- mette di valutare sen- za l'intervento uma- no la pericolosità del percorso e la presen- za di ostacoli, e quin- di di mantenersi da solo sulla via più si- cura per la sua inte- grità. Il nuovo siste- ma eviterà quel ri- tardo fra input e fe- edback che in pas- sato ha caratterizza- to missioni simili, a causa del fatto che i comandi dovevano necessariamente es- sere impartiti dalla Terra, generando un ritardo che seppur breve (pochi secon- di) ha sempre com- portato rischi, tanto

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