l'Astrofilo gennaio 2014

CORPI MINORI ASTROFILO l’ di Europa un surplus di idrogeno nella riga Lyman- α (1216 Å) e di ossigeno a 1304 Å. Quell'emissione è durata per un totale di ol- tre 7 ore, un tempo suffi- ciente per poterla conside- rare una disomogeneità atmosferica (per quanto l'atmosfera di quel satel- lite sia molto tenue). Le analisi dei dati raccolti con STIS, sfociati nel re- cente articolo su Science Express , hanno fra l'altro indicato che le strutture responsabili dell'esotica aurora erano due pennac- chi di vapore acqueo, che si sono elevati sulla super- ficie di Europa per circa 200 km. Secondo Roth, quell'episodio è interpre- tabile come una locale fratturazione della super- ficie ghiacciata dell'oceano e successiva fuga di acqua, immediatamente evaporata per la duazione di possibili aurore associabili a gas espulsi dalla superficie del satellite. I ricerca- tori hanno così program- mato le osservazioni nei periodi in cui la magneto- sfera di Giove aveva più probabilità di bombardare con particelle ad alta ener- gia quell'eventuale gas. Se si fosse trattato di acqua, le sue molecole si sareb- bero rotte liberando idro- geno e ossigeno, i quali, attraverso un processo di ionizzazione, avrebbero e- messo una caratteristica lu- ce a ben determinate lun- ghezze d'onda ultravio- lette, accessibili allo Space Telescope Imaging Spec- trograph (STIS) di Hubble. Nel corso del primo mese di osservazione non era stato notato nulla di ano- malo, ma nel dicembre 2012 si è palesato in so- spensione sopra il polo sud A fianco, un’im- magine di Europa a cui è stato aggiunto il segnale del va- pore acqueo rile- vato nell’ultravio- letto dal telesco- pio spaziale Hub- ble in prossimità del polo sud del satellite. Nell’im- magine in basso, a quel segnale grezzo è stata data una forma più naturale, vi- cina a quella reale assunta dal feno- meno. [NASA, ESA, and L. Roth (Southwest Rese- arch Institute and University of Co- logne, Germany)]

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