l'Astrofilo gennaio 2013

CORPI MINORI sto successivo e dove è stata parcheggiata. Dopo averla utilizzata per mettere a punto operazioni di tracciamento e controllo re- moto, i cinesi hanno deciso a metà aprile di quest’anno di svincolarla dal punto lagran- giano e di avviarla su un’orbita interplane- taria che le avrebbe permesso un rendez- vous con Toutatis, a una distanza inizial- mente stimata in circa 300 km. Strada fa- cendo, i tecnici di volo hanno affinato la traiettoria, riuscendo a far transitare la mat- tina dello scorso 13 dicembre la Chang’e-2 ad appena 3,2 chilometri dall’asteroide, il che ha permesso di riprendere immagini molto dettagliate, visivamente più apprez- zabili di quelle ottenute via radar, ma ovvia- mente limitate a una sola parte della super- ficie, data la tipica rapidità dei flyby di quel tipo (la sonda viaggiava a 10,73 km/s). Da notare che con questa impresa la Cina entra nella ristretta élite dei Paesi che sono stati in grado di effettuare missioni inter- planetarie. Dalla somma di tutte le osservazioni com- piute dalla Terra e dallo spazio esce un quadro molto accurato di Toutatis, tanto che ormai questo asteroide può essere con- siderato uno dei meglio conosciuti e sicu- ramente il meno temibile dei PHAs. Il prossimo appuntamento con Toutatis è fis- sato tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, ma in quell’occasione l’avvicinamento alla Terra non sarà dei più favorevoli per l’osser- vazione, trovandosi l’oggetto a 37,4 milioni di km di distanza. Per assistere a un nuovo passaggio “radente” bisognerà attendere il 5 novembre del 2069, quando Toutasis torne- rà a quasi 3 milioni di chilometri dalla Terra. Purtroppo, per molti di noi quel giorno la fine del mondo sarà già arrivata… P rima dell’ultimo passaggio di Toutatis in prossimità della Terra, i ricercatori avevano già un’idea abbastanza precisa della sua strava- gante forma. Lo dimostra questa modellizza- zione al computer, ricavata dai rilievi radar effettuati nel periodo 1992-2008. Dal confronto con le reali immagini dell’asteroide prese dalla sonda Chang’e-2 durante il flyby del 13 dicem- bre scorso si evidenziano numerose analogie, non solo nella morfologia d’insieme, ma anche relativamente a strutture superficiali. [Scott Hudson, Washington State University] n

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