l'Astrofilo gennaio 2012
GENNAIO 2012 EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ arricchimento delle nubi di gas nelle quali le stelle in questione stavano nascendo. Per stabilire quale delle due soluzioni è la più rispondente alla realtà, alcuni ricercatori del Niels Bohr Insitute dell’Università di Co- penhagen e della Michigan State University hanno esaminato un nutrito campione di quelle insolite stelle, seguendone negli ul- timi quattro anni con particolare attenzione 17, utilizzando il Nordic Optical Telescope dell’Observatorio del Roque de los Mucha- chos, alle Canarie. 3 di quelle 17 stelle sono risultate binarie spettroscopiche, quindi stelle doppie che orbitano a breve distanza una dall’altra, mentre le rimanenti 14 appa- iono singole. Fra le doppie non è stata ri- scontrata alcuna caratteristica fisica che possa far pensare ad astri collassati e non è pertanto possibile che l’arricchimento me- tallico delle loro compagne sia riconducibile alla vicina esplosione di una supernova. Secondo gli astrofisici coinvolti nella ricerca è dunque più realistica l’altra alternativa, quella di un arricchimento metallico pri- mordiale, operato sull’alone galattico da una precoce generazione di stelle massicce, esplose nelle prime decine di milioni di an- ni di vita della nostra galassia (che all’epo- ca, quasi certamente, non aveva l’aspetto attuale). Il fatto che solo l’1-2% delle vecchie stelle del- l’alone risulti anormalmente ricco di metalli più pesanti del ferro, riflette una certa diso- mogeneità nella distribuzione delle primor- diali supernovae e forse della stessa materia (sia visibile sia oscura) all’interno dell’alone, tutte informazioni utili al fine di modellizzare con precisione le varie fasi evolutive del si- stema stellare in cui viviamo. Q uesta spettacolare panoramica che include la California Nebula (in basso a destra) e le Pleiadi (qui a fianco) ci dà un’idea di come po- tevano apparire le nubi di gas da cui si origina- rono le stelle dell’alone: irregolari, sfilacciate e probabilmente modellate dalle onde d’urto ge- nerate dalle primissime supernovae. Se l’alone galattico di circa 10 miliardi di anni fa era caratterizzato da uno scenario come questo, l’anomala abbondanza di elementi pe- santi nelle stelle più vecchie si spiega con rela- tiva facilità. [Rogelio Bernal Andreo/DARC Observatory and Henry Coe State Park] n
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