l'Astrofilo gennaio 2012

COSMOLOGIA ASTROFILO l’ nelle regioni più interne, formando nel dia- gramma la cosiddetta "cuspide". L'effetto di tale cuspide sulle curve di rotazione delle galassie osservate sarebbe quello di farle salire vertiginosamente al centro e di la- sciarle molto più piatte in corrispondenza di raggi maggiori. Il problema è che le curve di rotazione misurate non si alzano abbastanza rapidamente per essere consi- stenti con i modelli galattici basati sulla ma- teria oscura fredda. Per lungo tempo osser- vatori e teorici hanno dibattuto sulla que- stione, i primi sostenendo appunto che le curve di rotazione non sono ripide come previsto, e i secondi sostenendo che la pre- senza della cuspide è mascherata da effetti fuorvianti. Del resto, gli osservatori guar- dano la materia visibile, non la materia oscura, e la determinazione della curva di rotazione implica numerosi passaggi e al- trettanti potenziali errori. Ora, Matt Walker (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics) e Jorge Peñarrubia (University of Cambridge, UK) hanno inve- stigato il profilo di massa delle galassie nane Fornace e Scultore, ma senza utilizzare le loro curve di rotazione. Queste due galassie, entrambe appartenenti al Gruppo Locale di cui è membro an- che la nostra Via Lat- tea, sono abbastan- za vicine da essere risolte in singole stelle. Prendendo gli spettri di centinaia di stelle in ogni ga- lassia, i due ricerca- tori hanno determi- nato le loro posizio- ni, velocità e com- posizione chimica, I mmagine computerizzata della distribuzione della materia oscura su scala cosmologica. Le concentrazioni più chiare indicano le regioni dove l’azione gravitazionale della materia oscura ha favorito la nascita degli ammassi di galassie. [Millenium Simulation, MPA Gar- ching, V. Springel, S. White et al.] Q uesta simulazione al computer illustra uno scenario risalente a primissimi miliardi di anni dopo il Big Bang, quando la materia oscura (arbitrariamente rappresentata in verde) si stava organizzando per dar vita, attirando la materia ordinaria, alle prime stelle e quindi alle prime galassie. [Oak Ridge National Laboratory]

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