l'Astrofilo gennaio 2012
ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ Batteri terrestri su altri pianeti? Q uando a partire dagli anni ’80 del se- colo scorso fu chiaro che alcune me- teoriti ritrovate sul nostro pianeta provenivano da Marte e dalla Luna, ci si ini- ziò a interrogare sulla possibilità che anche frammenti di Terra potessero essersi sparsi nel sistema solare. L’unico evento capace di scagliare nello spazio interplanetario pezzi della superficie di un pianeta è, ovviamen- te, un violentissimo impatto prodotto da un grande asteroide o da una grande cometa. Nei primi miliardi di anni di esistenza della Terra, simili eventi erano relativamente fre- quenti e hanno interessato anche periodi in cui forme elementari di vita già brulica- vano negli oceani primordiali e, probabil- mente, nelle rocce ad essi prospicienti. An- che in epoche che potremmo definire più tranquille, la Terra è comunque incorsa in tremendi impatti con oggetti di 10 o più km di diametro, e ciò con una frequenza media stimata in 1 evento ogni 100 milioni di anni. Al prezzo di pesanti estinzioni di massa, al- cuni di quegli eventi hanno in cambio of- ferto alla vita un’opportunità piuttosto bizzarra, quella di trasferirsi in luoghi di- versi dalla Terra, viaggiando, protetti dalle radiazioni nocive, all’interno di anfratti rocciosi, fra il materiale eiettato nello spa- zio a seguito degli impatti. L ’ impatto di asteroidi e comete contro il nostro pianeta può aver favorito il trasferimento di forme di vita elementare su altri corpi del sistema solare. È possibile che elementari forme di vita abbiano lasciato il nostro pianeta per colonizzare il sistema solare? L’ipotesi non è da scartare e la cosa può essersi verificata anche più volte nel lontano passato.
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