l'Astrofilo dicembre 2011

spettro della sua luce delle tracce che ri- mangono stabilmente spostate o verso il rosso o verso il blu rispetto ai campioni di laboratorio, e il valore di quello sposta- mento indica la velocità radiale dell’astro. Se invece vi sono masse considerevoli in orbita attorno alla stella (più pre- cisamente attorno al comune bari- centro), come ad esempio nane brune o pianeti, allora il moto della stella non sarà più rettilineo, perché essa verrà tirata, anche se di poco, verso ciò che le orbita at- torno. Il tutto si traduce in un’alte- razione della velocità radiale e quindi in una lieve ma ciclica oscil- lazione delle righe spettrali verso il rosso e verso il blu, compatibile con la disposizione delle masse del si- stema rispetto all’osservatore. Poiché l’ampiezza delle oscillazio- ni è ovviamente commisurata alle masse stesse, dal tipo spettrale della stella si risale prima alla sua massa, e da questa alla massa del pianeta (o dei pianeti, o di altro). PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ della Galassia), le sue righe spettrali mo- strano un effetto Doppler compatibile con l’entità del suo allontanamento o del suo avvicinamento rispetto all’osservatore. In altre parole, gli elementi chimici presen- ti nell’atmosfera della stella lasciano nello L o spettrografo HARPS fotografato durante un test di laboratorio. [European Southern Observatory] D ue esempi di segnali che possono essere erroneamente in- terpretati come transiti planetari: una stella poco luminosa che eclissa parzial- mente una più brillante compa- gna, e un sistema ad eclisse pro- spetticamente molto vicino alla stella osservata.

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