l'Astrofilo dicembre 2011

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ monitoraggio circa 150 mila stelle di sequenza principale, sparse su un’area celeste di appena 105° qua- drati, compresa fra le costellazioni del Cigno e della Lira, registrando ogni loro minima variazione di lu- minosità. Se tali variazioni risul- tano essere cicliche, la causa può essere il transito di un pianeta sul disco della stella. Anche se quel pianeta avesse di- mensioni paragonabili a quelle della Terra, l’attenuazione della luce stellare sarebbe estremamente piccola, dell’ordine di 1 parte su 10000. Chiaramen- te, pianeti più grandi della Terra producono cali di luminosità più consistenti; viceversa nel caso opposto. Affinché l’individuazione di un pianeta da parte di Kepler possa definirsi certa, è neces- sario registrare almeno 4 transiti con identi- che caratteristiche fotometriche, il che richie- de almeno 3,5 anni per un pianeta distante circa 1 unità astronomica dalla sua stella. Non a caso è questa la durata minima previ- sta per la missione. Solo nei primi 4 mesi di attività, Kepler ha generato un elenco di 1235 candidati pia- neti, una settantina dei quali di tipo terre- stre, di cui 5 collocati nella cosiddetta zona abitabile, un ristretto intervallo di distanze dalla stella centrale entro le quali un pianeta roccioso dotato di at- mosfera può conservare in super- ficie l’acqua allo stato liquido. Come specificato, si tratta di can- didati pianeti, infatti per tutti sono necessarie verifiche da effet- tuarsi con gli spettrografi in dota- zione ai grandi telescopi al suolo. Già verificati sono invece in gran parte i circa 600 pianeti extraso- lari scoperti tramite HARPS, il più potente spettrografo attual- mente esistente, in attività su uno storico telescopio di 3,6 metri di diametro dell’ESO. Abbiamo già accennato che in questo caso la tecnica adottata è quella della velocità radiale, che consiste nel riconoscere nelle ri- ghe spettrali delle stelle un com- portamento attribuibile all’azione gravitazionale di un pianeta. Se una stella non è disturbata nel suo moto rettilineo (quello che la porta a ruotare attorno al centro I l telescopio spaziale Kepler du- rante la fase di assemblaggio del fotometro. [Ball Aerospace] C urve di luce di 5 pianeti ex- trasolari scoperti da Kepler. Am- piezze e profon- dità variano in funzione delle di- mensioni di stella e pianeta. [NASA]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=