l'Astrofilo dicembre 2011

editoriale I nternet iniziava ad andarci stretto e così abbiamo deciso di ampliare i nostri oriz- zonti e la nostra offerta di informazione at- traverso il supporto cartaceo. Dopo 3 anni di pubblicazioni online, caratterizzati da un numero incontenibile di accessi alle versioni italiana e inglese del nostro sito, e dopo es- sere stati ripetutamente esortati da un gran numero di astrofili a portare in edicola il nostro progetto, alla fine il passo è stato praticamente inevitabile. M a che tipo di rivista dovevamo portare in edicola per soddisfare sia i nostri lettori sia i nostri inserzionisti? Sicuramente non un clone di quelle già esistenti. Abbia- mo quindi iniziato a progettare un qualco- sa di diverso, concettualmente anche nuovo e con un prezzo di copertina mai più visto dai tempi della lira. Insomma una rivista complessivamente più in linea con le richieste e le abitudini del lettore di oggi di quanto non possano esserlo prodotti pen- sati nel secolo scorso e rimasti struttural- mente invariati. L a diffusa tendenza fra gli astrofili a pre- ferire brevi articoli di attualità, la neces- sità per noi di offrire un prodotto comple- mentare al nostro sito web e l’ormai con- clamata inutilità di dare al lettore informa- zioni che ottiene facilmente attraverso il proprio computer, sono state le principali motivazioni che ci hanno spinto a struttu- rare la rivista così come la vedete: un con- centrato di approfondimenti sulle scoperte e sugli avvenimenti più recenti e più inte- ressanti in ambito astronomico o in disci- pline affini, intervallati dalla presentazione di prodotti apparsi da poco sul mercato dei telescopi (lungi da noi il voler dare a queste ultime un valore di test tecnico). C he cosa abbiamo dunque deciso di la- sciar fuori scegliendo un’impostazione più snella? Intanto quelle 10-15 pagine ri- tuali di effemeridi e fenomeni celesti del mese, che per noi sarebbero state un co- modo riempitivo, ma che contenendo dati generalmente riferibili a una località media e a condizioni di osservabilità che rara- mente trovano riscontro nella realtà, si sa- rebbero alla fine rivelate molto meno utili di una qualunque videata personalizzata che ciascuno può ottenere col proprio com- puter, tramite uno dei numerosissimi plane- tari freeware disponibili sul web. A bbiamo inoltre lasciato fuori i soliti test di telescopi e accessori vari, perché nella maggioranza dei casi vengono realiz- zati da persone senza una specifica quali- fica, senza i necessari strumenti di laborato- rio e quindi all’insegna della soggettività, quando non sotto l’interessata regia di questo o quel marchio (cose ben note da decenni!). B ando anche alla classica gallery fotogra- fica, intanto perché vetrina di pochi pa- gata da tutti, ma anche perché sul web, strumento oggi alla portata di chiunque vo- glia utilizzarlo, ci sono centinaia di migliaia di immagini astronomiche, che proprio per la tipologia del supporto attraverso il quale vengono presentate, il monitor, hanno quasi sempre una resa di gran lunga supe- riore a quella della stampa. E infine bando alle letterine di “Mario Rossi” da Milano, “Vincenzo Russo” da Roma e “Gennaro Esposito” da Napoli, che “casualmente” fanno domande proprio sul prodotto pubblicizzato poco più in là; pro- dotto meraviglioso, ovviamente… Nemmeno l’editoriale sarà sempre pre- sente: perché togliere spazio all’informa- zione se non si ha qualcosa di veramente utile da dire? Q uesto nostro modo di vedere la divul- gazione della scienza e dell’astronomia in particolare ci ha fatto crescere costante- mente su Internet e ci ha fatto approdare in edicola con un prodotto e con un prezzo di copertina a nostro avviso (e speriamo anche a vostro avviso) adatti al mercato attuale. N onostante il momento economico tutt’altro che roseo, i nostri inserzionisti hanno rinnovato la loro fiducia verso que- sto ulteriore passo avanti, il che ci fa cre- dere che la via intrapresa sia quella giusta. S icuramente qualche lettore storcerà il naso di fronte al nostro discreto quanti- tativo di pubblicità. Se può essere di con- forto, si sappia che tre giorni prima di andare in stampa abbiamo portato il prezzo di copertina da 3,90 euro a 3,50 euro (40 centesimi/copia in meno non sono una bazzecola per l’editore), proprio per non far pagare anche al lettore quelle pa- gine che ospitano la pubblicità. O ra “l’ardua sentenza” a voi lettori. Se potremo contare sul vostro gradi- mento e sul vostro passaparola avremo maggiori probabilità di riuscire a rivitaliz- zare un settore da molti considerato asfit- tico e che da troppo tempo è in attesa di vere novità. Che sia la volta buona? M ICHELE F ERRARA Siamo anche in edi cola!

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