l'Astrofilo dicembre 2011

COSMOLOGIA ASTROFILO l’ Un altro meccanismo di emissione presente nei getti di materiale è chiamato “emis- sione di sincrotrone” ed è causato da parti- celle cariche che spiraleggiano ad altissima velocità in un campo magnetico. È lo stesso meccanismo che porta i getti di GX 339-4 a brillare nelle onde radio. Questo tipo di meccanismo produce flussi relativi molto di- versi, e l’emissione da GX 339-4 risulta cor- rispondente alle aspettative. Se ne conclude che di quell’oggetto vediamo l’emissione di sincrotrone (sebbene questo tipo di ragio- namento lasci spesso rilevanti incertezze). L’emissione di sincrotrone è ben conosciuta e sappiamo che la luminosità di una regione che emette in quel modo varia con la di- mensione della regione stessa e con la forza del campo magnetico. Queste due proprie- tà assieme determinano l’esatta forma dello spettro di emissione, vale a dire la lumino- sità relativa a diverse lunghezze d’onda. At- traverso l’osservazione in tempi diversi delle quattro lunghezze d’onda cosiderate, Gan- dhi e i suoi collaboratori sono stati in grado non solo di determinare le due proprietà in questione, ma anche come esse variano nel tempo. Il campo magnetico è risultato pari a circa 15000 Gauss, quindi oltre 30000 volte più intenso di quello terrestre. Un forte campo magnetico è quasi certamente indispensa- bile alla formazione dei getti, e un campo forte con una ben definita direzione può mantenere le particelle cariche confinate in una regione ristretta. La rapida variabilità dei flussi infrarossi mostra che il campo ma- gnetico o la dimensione, o forse entrambi, variano su tempi scala di ameno 11 secondi, periodo che corrisponde al ritardo minimo fra due osservazioni. Pertanto, la nascita dei getti emessi dal sistema GX 339-4, e proba- bilmente anche quella di altri sistemi dello stesso tipo, è un processo piuttosto caotico: più che un graduale incanalamento lungo i getti, ricorda l’energica uscita dell’aria dal beccuccio di un palloncino. N GC 5128, nota anche col nome di Centau- rus A, è una delle più vicine e me- glio conosciute fra tutte le radioga- lassie. Nel suo nu- cleo si annida un buco nero super- massiccio che è all’origine dei due getti di materia che si irradiano in opposte direzioni. [ESO/WFI (Opti- cal); MPIfR/ESO/ APEX/A.Weiss et al. (Submillime- tre); NASA/CXC/ CfA/R.Kraft et al. (X-ray)] n

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