l'Astrofilo dicembre 2011

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ Chiaramente conta anche la sua distanza dal pianeta, che nel caso del nostro satellite è sensibilmente aumentata dai tempi della sua formazione. Ma quanto possono essere comuni sistemi planetari come quello Terra-Luna? Dando praticamente per certo che il nostro satellite sì è accresciuto da materiale perso dalla Terra a seguito di un primor- diale scontro con un protopianeta grande come Marte, verrebbe da pensare che siamo di fronte al ri- sultato di un evento rarissimo, la cui ripetibilità dovrebbe essere un fatto davvero remoto. Per avere un’idea di massima di quanti sistemi Terra-Luna possono esistere nel cosmo è dunque fon- damentale capire prima con quale frequenza può verificarsi l’evento che ha portato alla nascita del nostro satellite. Un interessante tentativo in tal senso è stato re- c e n t e m e n t e messo in atto da Sebastian Elser, Ben Moore e Joachim Stadel, dell’Università di Zurigo, in colla- borazione con Ryuji Morishima, del Jet Propul- sion Laboratory della NASA. I quattro ricercatori, attraverso complesse si- mulazioni al computer, hanno ripercorso la formazione dei pianeti rocciosi del nostro si- stema solare attraverso la crescita collisio- nale di migliaia di piccoli corpi rocciosi di- sposti su un disco attorno al Sole. Le simula- zioni hanno messo in evidenza che in una fase in cui i pianeti erano già abbozzati, le A causa delle cospicue dimensioni della Luna rispetto alla Terra, spesso ci si ri- ferisce a questo sistema utilizzando il ter- mine “pianeta doppio”. Qui vediamo i due corpi celesti in una delle rare immagini che li ritraggono assieme. [NASA] A nche il sistema Plutone-Caronte è nato a seguito di un impatto di grande portata fra planetoidi pri- mordiali. L’intero sistema ha comun- que una massa inferiore a quella della Luna. [NASA]

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