l'Astrofilo dicembre 2011

25 ASTROFILO l’ DICEMBRE 2011 PLANETOLOGIA derato un pianeta), ed essendo anche piut- tosto vicino, a differenza degli altri grandi satelliti, diventa alla fine un oggetto decisa- mente ingombrante, che fa sentire non poco la sua presenza sul nostro pianeta. E se la Luna non esistesse? In quel caso, molto probabilmente, la Terra sarebbe un pianeta desolato, in balia di lenti sconvolgimenti climatici e, soprat- tutto, privo di vita. La forza gravitazionale della Luna, che si manifesta sotto forma di maree che agiscono sia sull’idro- sfera sia sulla litosfera, fa sì che gli spostamenti delle masse sul nostro pianeta, dovuti princi- palmente alla migrazione del- le placche continentali, non influiscano liberamente sul- l’inclinazione dell’asse di ro- tazione terrestre, che diver- samente finirebbe col mani- festare moti caotici, orientan- dosi nello spazio verso qualun- que direzione. Da parte sua, anche la Terra produce maree sulla Luna, e poi- ché questa azione è molto più energica di quella inversa, il nostro satellite si ritrova così ben stabiliz- zato da mostrarci sempre lo stesso emisfero o poco più. Ma questo ci inte- ressa meno. Più importante è invece rimar- care che senza Luna l’orientazione dell’asse di rotazione terrestre sarebbe stato sempre mutevole e lo sarebbe ancora, col risultato di esporre alla massima radiazione solare re- gioni sempre diverse per periodi sì lunghi ma non abbastanza lunghi da favorire con- dizioni ambientali adatte all’insorgere della vita, la quale sembra richiedere almeno 1 miliardo di anni di stabilità climatica. Da questa premessa risulta chiaro che se vo- gliamo cercare nel cosmo pianeti sui quali può essersi sviluppata la vita, non è suffi- ciente considerare una loro complessiva so- miglianza con la Terra e una loro ottimale posizione rispetto alla stella centrale, dob- biamo bensì verificare che siano preferibil- mente dotati di un satellite massiccio in proporzione quanto la Luna o comunque di dimensioni importanti. L a Luna è nata a seguito di un impatto fra la Terra primordiale e un protopianeta grande quanto Marte. Il materiale espulso durante il catastrofico evento si è disposto su un disco attorno al nostro pianeta e si è lentamente concentrato fino a formare il satellite che tutti conosciamo. [NASA]

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