l'Astrofilo dicembre 2013
PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ cresce contemporaneamente al disco, con- fermando precedenti ricerche in tal senso, che avevano suggerito un'interdipendenza fra quelle due distintive strutture delle ga- lassie spirali. L'evoluzione per immagini proposta dal team euroamericano trova corrispondenze nelle simulazioni al compu- ter e indica che la maggior produzione di stelle nella Via Lattea si ebbe fra 11 e 7 mi- liardi di anni fa, quando nacque il 90% delle sue stelle. All'inizio di quel lungo pe- riodo la nostra galassia viene descritta come piatta, quindi senza un evidente bulge, so- stanzialmente oscura e pervasa da un tenue chiarore bluastro emesso dalle prime grandi stelle giganti nate al suo interno. La gran parte della massa era sotto forma di idro- geno libero, che per sua natura non contri- buiva in fatto di luminosità. Secondo gli astronomi impegnati nella lunga ricostruzione della storia evolutiva della Via Lattea, all'apice della produzione stellare le “controfigure” erano in grado di produrre una quindicina di stelle all'anno, C onfronto di- retto fra l’aspetto della Via Lattea vista dalla Terra oggi e l’aspetto della Via Lattea vista da un ipotetico pianeta 11 miliardi di anni fa. Le differenze sono numerose e ben evidenti, ma quella che più balza all’occhio è la bassa lumino- sità della secon- da, indice del fat- to che la gran parte delle stelle non erano ancora nate. [NASA, ESA, and Z. Levay (STScI)]
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