l'Astrofilo dicembre 2013
PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ non possiamo viaggiare fisicamente nel tempo, possiamo comunque farlo con lo sguardo, dato che è sufficiente osservare galassie sempre più lontane per rendersi conto di come e quanto quelle strutture siano evolute. Approfittando di questa ben nota opportunità, una ventina di ricercatori americani ed europei, facenti capo alle uni- versità di Yale e Leiden, e coordinati da Shannon G. Patel e Pieter G. van Dokkum, hanno deciso di rappresentare l'evoluzione morfologica della nostra galassia negli ul- timi 11 miliardi di anni, utilizzando le im- magini di galassie ad essa variamente assimilabili, collocate in epoche sempre più remote, fino appunto a raggiungere una di- stanza di 11 miliardi di anni luce. Come invariabilmente accade per ricerche che richiedono ricchi database di oggetti celesti appartenenti al cosmo più profondo, i ricercatori si sono indirizzati verso imma- gini e dati raccolti nell'ambito di tre grandi campagne osservative condotte (solo o anche) con il telescopio spaziale Hubble: la 3D-HST survey, la Cosmic Assembly Near-in- frared Deep Extragalactic Legacy Survey (CANDELS) e la Great Observatories Origins Deep Survey (GOODS). Attingendo a questi tre poderosi database, Patel, Dokkum e col- leghi hanno compilato un catalogo di oltre L o schema qui sotto mostra un campionario di galassie rappre- sentative della Via Lattea a di- versi stadi della sua evoluzione. Sono ordinate se- condo il tempo e la complessità della struttura. [NASA, ESA, P. van Dokkum, S. Patel and the 3D- HST Team]
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