l'Astrofilo dicembre 2013
PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ del pianeta sulla stella da altri fenomeni che simulano effetti simili, non necessaria- mente reali. Essendo per vari motivi importante saperne di più sull'enigmatico Kepler-78b, due di- versi gruppi di ricercatori decidono di impe- gnarsi nel calcolo della sua massa, dato fondamentale per una corretta caratterizza- zione di un pianeta (e più in generale di un qualunque corpo celeste). Il primo dei due gruppi è statunitense e raccoglie una decina di astrofisici, fra i quali Andrew W. Howard (Institute for Astronomy, University of Ha- waii, Manoa) e Roberto Sanchis-Ojeda (Ka- vli Institute for Astrophysics and Space Re- search, Massachusetts Institute of Techno- logy, Cambridge), ed è in sostanza il mede- simo team che aveva confermato l'esistenza del pianeta. Il secondo team è invece quasi totalmente europeo e formato da una qua- rantina di componenti coordinati da France- sco Pepe (Observatoire Astronomique de l’Université de Genève). Nota con buona approssimazione l'orbita del pianeta (supposta per comodità circo- lare), il solo modo per ricavare la massa di quest'ultimo era quello di misurare lo spo- stamento lungo la linea visuale che la sua presenza provoca nella posizione della stella. Ciò che andava cercata era dunque una variazione ciclica nella velocità radiale della stella, compatibile con il periodo or- bitale del pianeta. Di suo la stella può ap- parire in avvicinamento o in allontanamen- to rispetto all'osservatore (più raramente “ferma”) e il fatto che il pianeta le ruoti at- torno introduce lievissime variazioni nella velocità radiale. Più massiccio e vicino (alla stella) è il pianeta, maggiore è la variazione. S chema dell’or- bita di Kepler- 78b attorno alla stella Kepler-78. Il pianeta impiega appena 8,5 ore a completare una rivoluzione. Il se- miasse maggiore dell’orbita misura solamente 0,01 unità astronomi- che. [David A. Aguilar (CfA)] Sotto, Roberto Sanchis-Ojeda, un giovane ricerca- tore del Massa- chusetts Institute of Technology che ha risolto brillantemente il problema delle false variazioni di velocità radiale introdotte negli spettri stellari dalle macchie so- lari presenti nelle fotosfere. [MIT]
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