l'Astrofilo dicembre 2013
CORPI MINORI ASTROFILO l’ guardare il nostro pianeta da futuri eventi simili a quello di Chelyabinsk, fra i quali il Grand Challenge della NASA e l'Internatio- nal Asteroid Warning Group delle Nazioni Uni- te, un primo passo verso una strategia di difesa globale dalle minacce provenienti dallo spazio. Sottovalutare quel tipo di eventi solo perché lo scorso 15 febbraio ci sono stati solo feriti lievi e vetri infranti o poco più (come un tetto di un'abi- tazione bucato da un frammento a Depu- tatskiy), sarebbe un grave errore, perché i modesti danni a cose e persone vanno attri- buiti unicamente a una serie di fortunate circostanze. Due su tutte. La prima: l'og- getto è entrato in atmosfera con un angolo poco incidente, solo 17°, il che ha permesso alla terribile onda d'urto generata dal moto del superbolide e dalla sua esplosione di espandersi con una forma a cilindro e di es- sere in massima parte assorbita dall'atmo- sfera, piuttosto che concentrarsi verso un singolo punto della superficie terrestre, nel quale caso l'esplosione sarebbe stata ben più devastante, pur avvenendo ad alta quota (anche la caduta dei frammenti sa- rebbe risultata molto più concentrata). La seconda: come già accennato, il meteorite di Chelyabinsk aveva una struttura interna non particolarmente compatta, il che ne ha agevolato l'esplosione a una quota di rela- tiva sicurezza. È infatti risultato, da analisi condotte nell'ambito del Chelyabinsk Air- burst Consortium, sotto la guida di Olga Po- pova (Accademia Russa delle Scienze), che il corpo progenitore subì una violenta colli- sione 4,45 miliardi di anni fa (appena 115 mi- lioni di anni dopo la formazione del sistema solare), a seguito della quale l'asteroide si ri- trovò completamente pervaso da una rete di fratture, che nel corso dell'evento stesso si Ziegler, che con alcuni colleghi ha effettuato appro- fondite analisi su vari frammenti di meteoriti ritrova- te nella regione di Chelyabinsk e nel lago Chebarkul. A destra, un’anima- zione che dimo- stra come ricor- rendo alla tomo- grafia a raggi X sia stato possibile osservare la strut- tura interna di un campione della meteorite in que- stione (di 53 g) senza doverla se- zionare. Evidenti le venature, così come nel campio- ne qui sopra (il cubo di riferimen- to misura 1 cm di lato). L’ultima im- magine a destra mostra la note- vole similarità fra l’orbita del proge- nitore del super- bolide e quella dell’asteroide 86039. [Science/ AAAS, Steve Carr]
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=