l'Astrofilo dicembre 2013

ASTROFILO l’ E cco il più mas- siccio fram- mento della meteorite di Che- lyabinsk, esposto nel locale museo di studi regionali, dopo una ripuli- tura della superfi- cie. Già a prima vista si notano sione, primo forte indizio della sua natura meteoritica. Altro indizio, le numerosissime e multiformi depressioni superficiali, note col nome di regmaglipti. Nonostante la ro- busta imbragatura “personalizzata”, non appena i sommozzatori hanno iniziato il traino, il notevole macigno si è spaccato in tre pezzi (con uno decisamente più grosso degli altri), segno del fatto che era già per- corso da profonde fratture. stituite prevalentemente di silicati, composti del cobalto e nichel, con scarsa presenza di ferro (non più del 10%). Ma ecco che a metà ottobre i sommozzatori imbragano l’ultimo reperto individuato e a fatica lo trascinano con un sistema di corde fuori dall'acqua, sulla riva del lago. Il lugu- bre macigno risulta lungo 1 metro e mezzo a appare ricoperto da uno scuro strato di materiale vitreo, ovvero da una crosta da fu-

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