l'Astrofilo dicembre 2012

DICEMBRE 2012 BUCHI NERI ASTROFILO l’ nascente ammasso. Sono so- prattutto queste che, una volta liberatesi del bozzolo in cui sono nate, iniziano a spaz- zar via con i loro poderosi venti e a riscaldare con la loro intensa radiazione il gas an- cora presente nel “vivaio”, ostacolando la formazione di nuove stelle nei loro dintorni. Il risultato di quell’azione è l’espulsione dall’ammasso di una parte cospicua della massa sulla quale il medesimo aveva costruito il suo equilibrio gra- vitazionale. La diretta conseguenza della graduale dispersione di quella massa è lo svincolamento di buona parte delle stelle dal co- mune baricentro, stelle che ini- ziano a percorre traiettorie sempre più ampie, che si tra- sformano in una vera e pro- pria fuga dall’ammasso. Questa fase evolutiva dura pochi milioni di anni e nel suo corso l’allentamento della morsa gravitazionale porta a una complessiva espansione dell’ammasso (che successiva- mente diventa dispersione) e a un graduale calo della produ- zione stellare (che alla fine cessa). Nel caso di specie, è comune- mente accettato che l’ONC abbia triplicato il proprio vo- lume negli ultimi 3 milioni di anni, riducendo della metà l’efficienza della produzione di nuove stelle. Dal confronto con altri ammassi aperti e con quanto previsto dai modelli matematici risulta però che sulla base delle stelle che si contano nell’ONC il quantita- tivo di gas interstellare do- vrebbe essere maggiore. L’efficienza con cui è stato spazzato via a partire dalle re- gioni più interne è infatti com- I mmagine infrarossa del campo di M42, ripresa con il Very Large Telescope dell’ESO. Dal con- fronto con l’immagine delle due pagine prece- denti è facile notare come il passaggio dalle lunghezze d’onda del visibile a quelle infrarosse permetta di penetrare gli addensamenti di gas e polveri, svelando un gran numero di stelle. [ESO/M.McCaughrean et al. (AIP)] polveri, svelando un gran numero di stelle.

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