l'Astrofilo dicembre 2012

46 GALASSIE ASTROFILO l’ DICEMBRE 2012 rosse di massa media e un’estinzione totale della luce infrarossa per le stelle più deboli già a partire dalla banda gialla. A parte queste complicazioni, le informa- zioni prodotte dalla nuova ricerca permet- teranno di caratterizzare con maggiore precisione struttura, contenuto ed evo- luzione chimica della nostra galassia, di quelle morfologicamente simili e più gene- ricamente di tutte quelle a spirale. L’aver inoltre messo in evidenza una sterminata popolazione di stelle nane rosse sarà di stimolo alle survey dedicate alla ricerca di pianeti extrasolari simili alla Terra, più fa- cili e più veloci da scoprire proprio attorno a quel tipo di stelle. milioni di oggetti, dei quali 84 milioni sono singole stelle, mentre il rima- nente include oggetti troppo debo- li o troppo vicini fra loro per poterli identificare, galassie lontane, ammas- si globulari e altro ancora. Grazie all’uso di 3 filtri diversi (sui 5 di- sponibili), ognuno trasparente a una specifica banda del vicino infrarosso (J, H e K), i ricercatori sono stati in gra- do di determinare il colore degli 84 milioni di sorgenti stellari, costruendo così per la prima volta in assoluto un diagramma colore-magnitudine per l’intero bulge. Tale diagramma è in sostanza un grafico che mette in re- lazione la luminosità apparente delle stelle con il loro colore, colore che vie- ne determinato comparando quanto ogni oggetto appare brillante attra- verso i diversi filtri (se è blu sarà più luminoso nella banda K, se invece è rosso brillerà di più in quella H). Il dia- gramma colore-magnidutine (CMD) è una versione semplificata del dia- gramma di Hertzsprung-Russell (HR), con la differenza che quest’ultimo considera la magnitudine assoluta e richiede pertanto la conoscenza della distanza di ciascun oggetto. Il CMD del bulge galattico ottenuto dal team di Saito contiene un nume- ro di oggetti 10 volte più elevato di quello incluso in lavori precedenti, permettendo di apprezzare come mai prima d’ora la distribuzione dei vari tipi di stelle in quella che dal punto di vista dell’evoluzione galattica è la componente più importante. La parte interna del bulge risulta prevalentemente popolata di stelle di sequenza principale, con massa simile o superiore a quella del Sole, mentre nella parte esterna prevalgono le vecchie nane di tipo K e M. Per quanto VISTA riesca a penetrare le polveri diffuse nel bulge e a mostrare oggetti che in luce visibile risulta- no del tutto nascosti, il CMD è comunque affetto da un forte arrossamento soprattut- to in prossimità del centro galattico, dove è difficile distinguere con chiarezza i colo- ri delle stelle. Ciò provoca una dispersione nel diagramma in corrispondenza di stelle n D iagramma colore- magnitudine del bulge galattico. I colori indicano di- verse quantità di stelle (blu minimo, giallo massimo) in punti diversi del diagramma. La dispersione verso destra è un effetto dell’ar- rossamento della luce dovuto alle polveri. [ESO/VVV Consortium]

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