l'Astrofilo dicembre 2012

ASTROFILO l’ ranal in prima fila. È stato così possibile or- ganizzare una delle più efficaci campagne osservative per quel tipo di fenomeni, che ha complessivamente coinvolto una cin- quantina di ricercatori di oltre trenta istituti scientifici e ben 16 telescopi professionali. Di questi ultimi, 7 hanno registrato l’occulta- zione. Sulla base della loro posizione geo- grafica e dai tempi di inizio, durata e fine del fenomeno è stato possibile determinare la forma e le dimensioni proiettate di Ma- kemake, con una precisione mai raggiunta in precedenti osservazioni. Il piccolo pianeta mostra una forma ellissoidale non partico- larmente pronunciata, con assi maggiori che misurano circa 1430x1502 km. Essendo l’og- getto sufficien- temente gran- de da aver rag- giunto un equi- librio idrostati- co (quindi un rapporto co- stante fra vo- lume e diame- tro) e conside- rando che il pe- riodo di rota- zione desunto da rilievi foto- metrici è di 7,77 ore, si può sti- mare a priori una densità me- dia compresa fra 1,4 e 2,0 g/cm 3 , intervallo che a seguito delle informazioni raccolte durante l’occultazione si è trasfor- mato in un meno incerto 1,7 g/cm 3 , e questo sulla base delle proporzioni fra le molecole di azoto e metano presenti in superficie (le prime sfuggono più facilmente al raggiungi- mento di un certo limite inferiore di massa del corpo che le trattiene, pertanto noto il loro quantitativo e noto il volume del pia- neta nano sulla base delle nuove misura- zioni, si ottiene la densità media). Le curve di luce, registrate dai vari strumenti con una precisione migliore di 10 millise- condi, mostrano inequivocabilmente l’as- senza di un’atmosfera, infatti sia l’inizio sia la fine dell’occultazione presentano un pro- N el grafico a destra ve- diamo le corde (iscritte per co- modità in un cer- chio) dell’occulta- zione, ottenute da 5 osservatori astronomici. L’asse “g” indica la direzione nord- sud nel piano proiettato del cielo, mentre l’asse “f” indica la direzione est- ovest. La forma proiettata di Ma- kemake che me- glio si adatta alle osservazioni è l’ovale nero. [J.L.Ortiz et al.] C urve di luce normalizzate del- l’occultazione, prese da 7 di- versi telescopi. Sono molto evi- denti sia la ripidità dell’inizio e della fine del fenomeno, sia la piattezza della curva al minimo di luminosità, tutte caratteristiche che indicano l’assenza di un’atmo- sfera. La curva presa al Pico dos Dias è nettamente anticipata ri- spetto alle altre per la posizione più orientale di quell’osservatorio rispetto agli altri. [J.L.Ortiz et al.]

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