l'Astrofilo dicembre 2012

EVOLUZIONE STELLARE Una celebrità del mondo delle supernovae ha proposto un nuovo mo- dello che da solo è in grado di dar conto di tutti gli eventi di tipo Ia . I due modelli finora utilizzati dagli astrofisici, vecchi di 30-40 anni rischiano di andare in soffitta o quanto meno di finire for- temente ridimensionati. DICEMBRE 2012 ASTROFILO l’ J. Craig Wheeler, professore di astrono- mia presso l’Università del Texas ad Austin, è un luminare in fatto di su- pernovae e già nel 1971, quando la visione del cosmo era enormemente più limitata di quella odierna, lui aveva proposto un modello matematico che spiegava la for- mazione delle supernovae di tipo Ia , quelle che si utilizzano per misurare le di- stanze cosmologiche e grazie alle quali è stata scoperta l’esistenza di quell’energia oscura che accelera l’espansione dell’uni- verso, scoperta che nel 2011 ha fruttato il premio Nobel per la fisica a Perlmutter, Schmidt e Riess. Il modello ideato da Wheeler (in collabora- zione con Carl J. Hansen) è detto del “Sin- golo Degenerato” (SD) perché prevede che le supernovae Ia esplodano in un sistema stellare doppio, composto da una stella di sequenza principale o da una gigante che trasferisce materia su una nana bianca. Quest’ultima è l’oggetto degenerato e quando la sua massa iniziale sommata a quella acquisita dalla compagna supera il li- mite di circa 1,44 masse solari (detto limite di Chandrasekhar) avviene il collasso di- struttivo che innesca la supernova.

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