l'Astrofilo dicembre 2012

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ vecchio (oltre 500 milioni di anni, per De- lorme e Gagné), si tratterebbe di una nor- male nana bruna. Per confermare i valori più ottimistici, il team franco-canadese ha misurato con la maggior precisione possi- bile i moti dei singoli componenti dell’asso- ciazione, confrontandoli con quelli del potenziale pianeta, ciò anche per escludere eventuali legami di quest’ultimo con altre associazioni stellari, prima fra tutte quella di β Pictoris, ritenuta una valida alternativa. Ma c’era anche una terza possibilità con- creta, ovvero una totale indipendenza dina- mica dell’oggetto, solo per caso collocato in quel campo celeste. Utilizzando metodi di analisi diversi, i ricer- catori sono giunti a risultati sostanzial- mente simili: vi è una probabilità del- l’80-87% che CFBDSIR2149 appartenga all’AB Doradus Moving Group, una proba- bilità di circa il 7% a favore dell’apparte- nenza all’associazione di β Pictoris e infine una probabilità del 3-13% a favore dell’in- dipendenza dinamica. Le ampie escursioni dei valori determinati sono in parte imputabili ai valori riscon- trati nelle velocità radiali delle singole componenti stellari, i quali essendo pros- simi a zero e avendo margini di incertezza piuttosto ampi possono condizionare il ri- sultato finale. È comunque evidente che, fatta salva la necessaria prudenza, il le- game di CFBDSIR2149 con il gruppo di AB Doradus è con- vincente. (Si ag- giunga che an- che a livello di metallicità c’è corrispondenza.) Nella remota e- ventualità di un legame col grup- po di β Pictoris saremmo invece quasi certa- mente di fron- te a una nana bruna, idem nel caso di una totale indipen- denza dell’og- getto in que- stione. Nell’attesa che nuove misura- zioni della ve- locità radiale e della paral- lasse di CFBDSIR2149 rafforzino l’ipotesi planetaria, possiamo già intuire alcune delle ricadute che la scoperta avrà. Per co- minciare, le peculiarità spettrali del pia- neta potranno essere adottate come termine di riferimento per riclassificare nu- merose nane brune già sotto esame per la loro bassa gravità superficiale, ma rimaste finora nel limbo per “insufficienza di prove”, non essendo la loro età valutabile con certezza. Inoltre, CFBDSIR2149 è la di- mostrazione diretta che i pianeti possono o sfuggire dai sistemi solari nei quali sono nati, oppure, se non è quello il caso, na- scere direttamente dalla frammentazione di una nube di gas e polveri, proprio come fanno le stelle. Infine, se di pianeta trat- tasi, gli spettri che sono stati presi saranno di notevole aiuto nel futuro studio dei pia- neti extrasolari con i telescopi della pros- sima generazione. Qualunque sia la verità, è un gran risultato. n I n queste due im- magini a falsi co- lori, riprese nel vicino infrarosso con il telescopio Subaru, vediamo il sistema della stella Kappa An- dromedae (occul- tata artificialmen- te). L’oggetto in- dicato dalla freccia orbita attorno alla stella. La sua na- tura è incertis- sima, avendo una massa di 13 masse gioviane, esatta- mente quelle con- siderate di transi- zione fra stelle mancate e pianeti. [National Astro- nomical Observa- tory of Japan]

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