l'Astrofilo dicembre 2012
PLANETOLOGIA lescopio Subaru, abbiamo a che fare con un pianeta che è esattamente sul limbo, con le sue 13 masse gioviane, e che pertanto po- trebbe generare energia da fusione, ma la cosa non risulta. Certi del fatto che una maggiore chiarezza può venire solo, come già accennato, dallo studio di potenziali pianeti solitari, i ricer- catori hanno deciso di raccogliere tutti i candidati a quel ruolo in un nuova catego- ria, quella degli IPMO, da Isolated Planetary Mass Objects, che dovrebbe includere sia pianeti scagliati fuori dai sistemi in cui sono nati, sia oggetti di taglia substellare prove- nienti da ammassi normalmente dispersi dopo la formazione. Visto il loro stato di isolamento, e quindi la possibilità di effettuare accurate analisi fo- tometriche e spettroscopiche senza pesanti interferenze, sembrerebbe facile stabilire una volta per tutte quali sono pianeti, quali stelle mancate e quali proprietà distin- guono le due categorie. Purtroppo però fi- nora nessuno degli oggetti in questione ha permesso di giungere a risposte univoche e questo principalmente perché di essi non conosciamo con sufficiente precisione un dato fondamentale, l’età. I modelli matematici che descrivono la for- mazione di stelle e pianeti prevedono l’evo- luzione delle loro proprietà fotometriche e spettrali in funzione del tempo. In epoche diverse della loro esistenza, pianeti giganti e stelle mancate possono risultare indistin- I l Canada-France- Hawaii Telesco- pe delle Hawaii è uno degli stru- menti con i quali è stato scoperto il primo pianeta vagabondo. Qui lo vediamo con la WIRCam instal- lata alla sommità del traliccio. [cfht.hawaii.edu] nana tipo Y
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