l'Astrofilo dicembre 2012

BUCHI NERI ASTROFILO l’ può giustificare i moti caotici delle stelle del Trapezio (non solo delle quattro canoniche), la cosa più ragionevole è, appunto, ammet- terne l’esistenza. Il buon accordo fra simulazioni e riscontri os- servativi lascia ben sperare sulla possibilità di individuare la posizione esatta dell’invisibile A nche se le di- mensioni non sono proporzio- nate, l’immagine a sinistra può essere indicativa dell’am- biente che cir- conda il buco nero del Trapezio. Le stelle ad esso più vicine sono obbli- gate a percorrere traiettorie che all’osservatore possono apparire inspiegabili. [Alain Riazuelo] S e il buco nero del Trapezio si fosse formato a seguito dell’esplosione di una supernova ci sarebbero tracce inequivocabili di quell’evento, visto che anche episodi di gran lunga meno energetici hanno la- sciato il segno, come questa rag- giera di filamenti (rossi in allontana- mento, blu in avvi- cinamento) che interessa un piccolo gruppo di stelle vi- cine al Trapezio. L’origine di tale struttura è ancora ignota. [Harvard- Smithsonian Center for Astrophysics] bile dello svuotamento graduale dell’am- masso, sarebbe sull’altro fronte inefficace nell’arginare la smisurata crescita di alcune stelle, che oltre un certo limite non hanno al- ternativa al collasso gravitazionale, con ine- vitabile formazione di un buco nero. Questo scenario sembra trovare riscontro nelle os- servazioni: uno dei membri più cospicui dell’ammasso, Θ 1C, è una binaria di totali 45 masse solari (di cui 35 appartenenti alla pri- maria) che non esibisce venti abbastanza forti da provocare una sensibile perdita di massa al sistema in tempi brevi (astronomi- camente parlando). Inoltre, fra le stelle che per le loro attuali caratteristiche dinamiche possono aver partecipato a passate fusioni, nessuna supera le 50 masse solari, forse un limite oltre i quale il collasso in buco nero è già avvenuto. Alla luce delle rilevanti masse delle stelle og- getto dello studio di Šubr e colleghi, se al- cune di esse sono già collassate si è trattato di un collasso diretto senza passaggio per la fase di supernova, e questo perché non vi sono tracce di simili eventi esplosivi né all’in- terno né all’esterno del Trapezio. Sempre a causa del ristretto ambiente in cui tutto ciò sarebbe avvenuto, è lecito atten- dersi che più buchi neri possano a loro volta essersi fusi in un unico oggetto di 100-200 masse solari. E poiché solo la sua esistenza

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