Astrofilo novembre 2013

MARTE ASTROFILO l’ riuscita dalla crosta terrestre di circa 9000 km 3 di materiale vulcanico. (Quell'eruzione fu solo l'ultimo rilevante episodio di una serie di episodi simili che avevano già inte- ressato quella regione, oggi identificabile con la parte centro-occidentale dell'India.) Tornando a Marte, Michalski e Bleacher sug- geriscono che anche su quel pianeta pos- sono essersi verificate eruzioni catastrofiche come quelle terrestri, e cercando riscontri sulle immagini satellitari hanno anche indi- viduato sette possibili candidati al ruolo di residui di caldere supervulcaniche, con il mi- glior esemplare rappresentato da Eden Pa- tera, largo 55 km, lungo 85 km e profondo 1,8 km. Si tratta di depressioni irregolari, ampie mediamente fra oltre 20 e 60-70 km, situate nella regione di Arabia Terra, sul confine fra terreni sensibilmente diversi tra loro, in prossimità dell'equatore marziano. La forma vagamente a scodella è assimila- bile a quella del Crater Lake dell'Oregon (è il lago più profondo degli Stati Uniti), alla cui origine, 7700 anni fa, vi fu appunto il col- lasso di una struttura vulcanica, nel vuoto la- sciato da una forte eruzione. La nuova interpretazione data da Michalski e Blea- cher a quelli che finora erano visti come an- tichissimi, irregolari e assai erosi crateri da impatto ha una diretta ripercussione sulla storia geologica e soprattutto climatica di Marte. Sappiamo infatti che sulla Terra le eruzioni dei supervulcani sfociarono spesso in lunghissimi e gelidi inverni globali, inne- scati dalle ceneri immesse nell'atmosfera, capaci di oscurare il Sole e respingerne il ca- lore. Marte può aver vissuto esperienze si- mili, avendo inizialmente un'atmosfera ben S opra, compa- razione del rapporto profon- dità/diametro della regione di Siloe Patera. Come si evince dal confronto con un vicino cratere da impatto, non solo la caldera è priva di bordi ed ejecta ma ha pure una base molto più profonda, ca- ratteristica inspie- gabile attraverso il meccanismo dell’impatto. [J. Michalski and J. Bleacher] A sinistra, una immagine ad alta risoluzione dell’interno di Eden Patera, che mostra strati di lava sovrapposti, che come onde pietrificate sem- brano risalire a varie altezze i ri- lievi interni. [NASA/JPL/MSSS]

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