Astrofilo_novembre2012

44 CORPI MINORI ASTROFILO l’ NOVEMBRE 2012 Stime suo loro numero totale, basate su sur- veys profonde rivolte verso piccole aree cam- pione, suggeriscono che in totale i Troiani potrebbero essere oltre 1 milione, dei quali circa 200mila con diametro maggiore di 2 km. Da come varia il rapporto fra diametro e quantità, scendendo dal più grande di tut- ti, Hektor (diametro medio di circa 200 km) sino ai più piccoli finora scoperti, si è capito che anche fra i Troiani è attiva (o almeno lo è stata nel lontano passato) un’evoluzione collisionale simile a quella presente nella fascia principale degli asteroidi, fra Marte e Giove. In sostanza, tutti i Troiani più pic- coli sarebbero frammenti di corpi maggiori distrutti da reciproci impatti. Ciò aiuterebbe a spiegare le densità più basse, compatibili con mucchi di macerie ricompattate dall’au- togravità, ma con ampi spazi vuoti tra i fram- menti. Curiosamente il numero stimato dei Troiani è il mede- simo stimato per gli asteroidi della fascia principale, e sebbe- ne in quanto a massa totale sono forse solo 1/5 di questi ultimi (1/10 000 della mas- sa terrestre) si tratta nondimeno di una presenza importante nel quadro dell’evo- luzione dinamica del sistema solare. L’elevato numero dei Troiani lascia in- tuire che non pos- sono trovarsi tutti concentrati esatta- mente nei punti L4 e L5, e infatti oscillano ampiamente rispet- to ad essi, allonta- nandosene anche di molto prima di essere “richiamati all’ordi- ne” dall’influentissima coppia Sole-Giove. Ciascuno dei due gruppi è distribuito su una C onfronto tra la fascia principale degli asteroidi (punti bianchi) e i Troi- ani (punti verdi). Numerosi oggetti di transizione sembrano indicare una certa conti- nuità fra le due popolazioni, se- parate poco dopo la formazione del sistema solare dalla migrazione di Giove verso una regione più interna rispetto a quella originaria. L’arrivo del grande pianeta avrebbe disperso la fascia più periferica, preservando solo gli oggetti collocati nei punti lagrangiani. S chema dei punti lagrangiani della Terra, con la rappresentazione dell’orbita di una sonda in L2. Nel suo piccolo anche il nostro pianeta ha un troiano, scoperto da WISE nel 2010 e denomi- nato 2010 TK7, che oscilla ampiamente attorno a L4. Si tratta in sostanza di un grosso meteorite con un diametro che si aggira attorno ai 300 m.

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