Astrofilo_novembre2012

36 NEBULOSE ASTROFILO l’ NOVEMBRE 2012 ionizzata, ma, per così dire, i lavori sono in corso e non appena la stella si sarà scrol- lata di dosso gli ultimi brandelli dei suoi strati più esterni, la nuova nebulosa pla- netaria prenderà forma. Che all’interno di Hen 3-1475 siano ancora presenti feno- meni tumultuosi non c’è dubbio, visti i due imponenti getti di materia che si dipartono dalla stella centrale. La loro origine non è ancora del tutto certa, ma in questi casi si propende per l’intervento di un intenso cam- po magnetico che crea due flussi di gas antipodali, caratterizzati da un’elevata velocità, scenario che si concilierebbe con studi recenti che prevedono per i getti di Hen 3-1475 un moto precessionale di un mi- gliaio di anni. La struttura nel suo insieme si comporta insomma come un “irrigatore rotante” e proprio per questa vaga similitutide, unita all’aspetto complessivo della nebu- losa, le è stato attribuito il nome di “Garden-sprinkler Nebula”, ovvero spruzzatore da giardino. Sole non avrà la struttura spiraliforme ri- scontrata per R Sculptoris, dal momento che è una stella singola e non binaria. È interessante notare che fino a quando una gigante rossa non completa la sua transizione verso lo stadio di nana bianca, il guscio di gas e polveri, qualunque sia la sua conformazione interna, brilla unica- mente di luce riflessa. Liberatasi del boz- zolo che la avvolge, la nana inizia a emet- tere la tipica radiazione ultravioletta che ionizza gli atomi del materiale preceden- temente espulso. A quel punto la nebulosa planetaria inizia a brillare di luce propria. (Ricordiamo che l’aggettivo “planetaria”, del tutto fuorviante, si riferisce all’aspetto che quelle nebulose avevano nell’oculare dei modesti telescopi con i quali furono scoperti i primi esemplari). Per farci un’idea di come appaiano le ne- bulose planetarie nella fase che le porta dal periodo “oscuro” a quello “luminoso”, possiamo prendere ad esempio Hen 3-1475, un oggetto distante 18 000 anni luce, al cui centro è presente un astro 12 000 volte più brillante del Sole. La nebulosità non emet- te ancora un copioso flusso di luce propria in quanto non è ancora sufficientemente L a tenue ma regolarissima spirale associata alla stella LL Pegasi, unico altro esempio ben definito oltre a quello di R Sculptori. Manca però il guscio esterno. [ESA/NASA & R. Sahai] n H en 3-1475 è un classico esempio di nebu- losa planetaria che sta pren- dendo forma dal guscio di gas e polveri rilasciato da una gigante rossa avviata verso la fase di nana bianca. In questo stadio la nebulosa inizia a brillare di luce propria a causa della ionizzazione dei suoi atomi, dovuta all’intensa radiazione ultra- violetta emessa dal compatto astro centrale. [ESA/NASA]

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