Astrofilo_novembre2012
18 ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ NOVEMBRE 2012 loro orbite, fatti salvi i casi in cui i periastri sono particolarmente radenti. L’aver in qualche modo valutato che esisto- no limitate ma verosimili probabilità che persino pianeti dall’orbita molto eccentrica sono in grado di offrire direttamente o at- traverso le loro lune degli ambienti adatti quanto meno al sostentamento della vita, rafforza ulteriormente l’idea che dove le condizioni sono ancora più favorevoli quel- la stessa vita riesca a comparire e a svilup- parsi con relativa facilità. il pianeta si muove lentissimamente, rie- sce a trascorre nella zona abitabile 44 dei 111 giorni del perio- do orbitale e qui la temperatura stimata dai ricercatori, sem- pre su una luna simile alla Terra, raggiunge- rebbe un gradevole +13°C. È tuttavia dif- ficile immaginare una forma di vita che pos- sa trarne beneficio dopo essere passata indenne dalla forna- ce del periastro… Un esempio sicura- mentemenonegativo che ci sentiamo di ag- giungere è quello del sistema di HD 20782, nel quale un pianeta poco più grande di Giove entra ed esce dalla zona abitabi- le un paio di volte ad ogni orbita, spin- gendosi al periastro fino a circa 15 milioni di km dalla stella e all’apoastro fino a 2,5 UA (l’eccentricità è 0,925). In questo caso le eventuali lune del pianeta hanno due periodi annuali utili alla mitigazione del clima, e considerando che il rovente (qualche centinaio di gra- di) passaggio all’apoastro è molto veloce, in questo caso la situazione complessiva è meno critica sotto l’aspetto astrobiologico. Un ultimo aspetto considerato nel model- lo di Kane e Gelino è quello della stabilità delle orbite delle lune durante il passaggio al periastro assieme al loro pianeta, argo- mento già affrontato una decina di anni fa da Hamilton e Burns e per il quale si han- no riscontri incoraggianti, nel senso che le lune risultano generalmente stabili nelle I n questi due grafici viene rappresentata la relazione fra i tempi di rivoluzio- ne di un nutrito campione di eso- pianeti (quasi 600) con la loro massa (sopra) e con l’eccentricità della loro orbita. Le di- mensioni di ogni dischetto sono proporzionate al tempo trascorso dai pianeti nelle zone abitabili, Anche in questo caso si notano delle concentra- zioni attribuibili a limiti strumentali e temporali. n
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