Astrofilo_novembre2012

14 ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ NOVEMBRE 2012 e dalla temperatura dell’atmosfera e della superficie, a loro volta dipendenti da numerosi fattori. Nel tentativo di riordinare un po’ le idee e per creare un database nel quale ricono- scere pianeti dalle orbite particolarmente eccentriche che transitano nel zone abita- bili delle loro stelle, i ricercatori Stephen Kane e Dawn Gelino (del NASA Exopla- net Science Institute) hanno deciso di cal- colare le dimensioni e le distanze delle zone abitabili di una parte cospicua dei sistemi planetari fi- nora scoperti. L’im- ponente lavoro, i cui risultati sono da poco apparsi su Astrobio- logy , ha dato corpo a una risorsa chiamata Habitable Zone Gal- lery, alla quale si può accedere attraverso il sito web www.hzgallery.org . Kane e Gelino hanno utilizzato per la loro ricerca un modello che è l’evoluzione di modelli simili ante- cedenti e che se applicato al nostro si- stema solare fornisce per i confini interno ed esterno della zona abitabile i valori di 0,836 UA e 1,656 UA, questo considerando per il Sole una temperatura superficiale di 5778 Kelvin (circa 5500°C). Il modello con- sente di avere anche una stima di massima della temperatura superficiale dei pianeti, con l’eccezione di quelle situazioni in cui è presente un forte effetto serra, come av- G rafico della distribu- zione delle masse degli esopianeti noti, in funzione della loro posi- zione nella zona abitabi- le delle rispettive stelle. Quelli solo teoricamente abitabili sono tutti molto più massicci della Terra. I n verde la zona abitabile del nostro sistema solare calcolata da Kane e Gelino. Come si nota, include per tutta la loro lunghezza le or- bite di Terra e Marte, anche se l’abitabilità di quest’ultimo è una situazione che appartie- ne al lontano passato.

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