Astrofilo ottobre 2013

SOLE ASTROFILO l’ millenari e nei ghiacci polari. Quei due ele- menti radioattivi sono il sottoprodotto del- l'interazione fra raggi cosmici e atmosfera terrestre, e la loro abbondanza varia col va- riare dell'attività solare. Potendo datare con quegli stessi elementi (e con altri di controllo) i depositi che li conten- gono, dalla loro ab- bondanza si risale ai livelli dell'attività so- lare in tutte le epoche per le quali sono dispo- nibili i depositi. Dai da- ti così raccolti, Abreu e colleghi erano risaliti a delle sequenze quasi periodiche che pote- vano essere indicative di diversi cicli solari, fra i quali i più chiari sem- bravano avere durate comprese fra 40 e 600 anni. Elaborando poi un modello che simu- lava i possibili effetti dell'attrazione plane- taria su un sottile strato subsuperficiale del Sole (arbitrariamente assunto come legger- mente ellissoidale), il team ha prodotto una S opra, uno dei più potenti brillamenti degli ultimi anni, verifi- catosi l’11 aprile scorso. Le parti- celle ad alta ener- gia sospinte ver- so la Terra da questi fenomeni ostacolano i raggi cosmici di origine galattica e ridu- cono la produ- zione di elementi radioattivi. Il gra- fico qui a sinistra dimostra quanto appena detto, con le concentra- zioni di berillio- 10 che aumenta- no quando l’atti- vità solare è più debole. [NASA]

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