Astrofilo ottobre 2013

SOLE ASTROFILO l’ turbare in qualche modo le operazioni della dinamo solare? Stando ai correnti modelli condivisi dalla maggior parte dei fi- sici solari, l'origine e la modulazione del- l'attività solare è da ricercare esclusivamen- te nel Sole. Inoltre, nessun meccanismo fi- sico fra quelli noti è in grado di spiegare adeguatamente le supposte correlazioni fra le variazioni dell'attività solare e le di- verse configurazioni planetarie. Non sembra dunque esserci speranza per chi è convinto che i pianeti influenzino i cicli di attività solare, ma nonostante ciò di tanto in tanto vengono pubblicati articoli che ancora tentano di rilanciare quell'ipo- tesi, e lo fanno utilizzando soluzioni mate- matiche che tramite opportuni accorgimen- ti e scelte mirate delle fenomenologie so- lari riescono a produrre risultati degni di attenzione, sebbene nel complesso discuti- bili. Quasi una numerologia di alto livello. Un esempio in tal senso lo hanno dato José Abreu (ETH Zürich Institut für Geophysik) e il suo team di ricercatori, che l'anno scorso avevano pubblicato su A stronomy & Astro- physics un lavoro che svelava l'esistenza di vari cicli di attività solare chiaramente cor- relati alle configurazioni planetarie. I pre- supposti di quel lavoro si presentavano particolarmente interessanti, perché gli au- tori avevano deciso di esaminare gli ultimi 9400 anni di attività solare, focalizzando la loro attenzione sulle abbondanze di carbo- nio-14 e berillio-10 contenute negli alberi A destra, la va- riazione del numero delle re- gioni attive (in prima approssima- zione gruppi di macchie solari) presenti sul Sole negli ultimi 11000 anni. La ricostru- zione storica è ba- sata principal- mente sulle ab- bondanze di alcuni elementi radioat- tivi, prodotti dal- l’interazione fra raggi cosmici e at- mosfera terrestre. [Solanki et al.]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=