l'Astrofilo ottobre 2012

STRUMENTI ASTROFILO l’ U n traguardo ambito da molti astrofili è quello di possedere un telescopio dalle presta- zioni elevate, che permetta loro di fare osservazioni e imaging di buon livello, rendendo quasi illimitati i confini della propria passione per le cose celesti. Ma più è importante il telescopio posseduto e più si fa sen- tire il problema della logistica, se in- fatti con un telescopio molto amatoriale (un giocattolo o poco più) si corre il rischio di demotivare il suo utilizzatore a causa del limi- tato impiego astronomico che se ne può fare, al contrario un telescopio di livello medio-alto può alla lunga stancare quell’astrofilo che si trova a doverlo ogni volta spostare, mon- tare, settare, termostatizzare, colli- mare, usare magari per poche ore e infine smontare e riporre. Tutto ciò richiede una pazienza e un entusia- smo che non sempre ci sono e che inevitabilmente vanno calando col tempo, soprattutto quando si ha a che fare con condizioni climatiche particolarmente avverse, come freddo, vento e umidità. La cosa peggiore è che le buone qualità di un telescopio senza fissa dimora non possono essere sfruttate ap- Cupole Pulsar Observatories, il rifugio ideale pieno nemmeno con tutta la buona volontà che un astrofilo può met- terci, e nemmeno è possibile intra- prendere ricerche di un certo valore per periodi di tempo più o meno lunghi senza penalizzare la qualità del lavoro. Se poi consideriamo la quantità di accessori che un telesco- pio può tirarsi dietro, incluso l’inevi- tabile stuolo di computer più o meno ingombranti, è inevitabile che prima o poi nasca l’esigenza di ren- dere il tutto meno precario, elimi- nando definitivamente quelle fasi preparatorie inutilmente ripetitive, che altro non fanno se non sottrarre tempo all’attività dell’astrofilo. Salvo decidere di abbandonare la

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